Kilde scavalca Paris, la rabbia è doppia
L’azzurro affonda in slalom, il norvegese lo supera in Coppa. Combinata a Pinturault
Hai voglia a dire che a dicembre la classifica non è al centro dei tuoi pensieri. Dopo la combinata sulla Stelvio Dominik Paris è furibondo. Due errori in uno slalom lungo e difficile gli hanno rovinato la gara, mentre Aleksander Kilde - come lui sfinito dopo tre giorni di discesa su una delle piste più esigenti al mondo - ha chiuso col sesto tempo tra i pali stretti e ora si gode il leader corner, dal quale riuscirà a scalzarlo soltanto Alexis Pinturault. Che enorme occasione persa. Domme sa benissimo di non essere più leader della Coppa del Mondo generale, ma sa soprattutto di aver buttato via punti - almeno 45 - che alla fine di una stagione così equilibrata potrebbero rivelarsi decisivi. E allora getta a terra il pettorale, spinge via il sacco dei suoi indumenti, fa un breve giro del parterre per salutare chi deve ma non si concede alle telecamere e tantomeno ai taccuini. Non aspetta nemmeno la fine della gara, fa un paio di selfie e se ne va. Come se le due vittorie in discesa fossero svanite nel nulla. «Quando uno prova a fare di tutto ma poi sbaglia due volte, non è il massimo - racconterà un paio di ore più tardi -. Sì, ero arrabbiato. Per la mia sciata più che altro, un po’ anche per la tracciatura.
Arrabbiato perché ho fatto due errori, ma anche per il tracciato...
Dominik Paris
Sulla giornata nera a Bormio
Dopo quattro giorni su una pista del genere il movimento esplosivo delle gambe non c’è più. Certo, Kilde non ha fatto errori e ha chiuso al secondo posto. Si sapeva che con la nuova regola c’erano buone possibilità partendo davanti in slalom. Il podio era possibile, sì. O almeno un posto tra i migliori cinque, visti i distacchi».
Colpo Pinturault
E invece Paris chiuderà ventiseiesimo, ottenendo solo cinque punti contro gli 80 di Kilde, che balza in testa alla classifica generale (474 punti) e che porta a casa da Bormio solo 25 punti in meno rispetto al campione della Val d’Ultimo (ora a 454). Ma spaventa soprattutto Pinturault (401), nonostante il malanno all’adduttore della coscia sinistra patito in Alta Badia: il francese piazza una frazione di superG di altissimo livello su una Stelvio ancora intrattabile - dopo l’infortunio di sabato a Reichelt, operato ieri per la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro, ieri si è fatto male un altro austriaco, Christopher Neumayer -, mantenendo il ritardo da Kilde e Paris a meno di un secondo, e nello slalom firma il sorpasso, per la ventiseiesima vittoria in carriera che lo rende lo sciatore più vincente in attività (Ligety è fermo a 25) e soprattutto lo lancia verso un gennaio con sei slalom, un gigante e una combinata. I velocisti avranno invece solo le discese di Wengen (lì la combinata per i discesisti è durissima, vista la difficoltà della pista di slalom) e Kitzbuehel e il superG sulla Streif.
Tonetti quarto
Con Pinturault e Kilde, sul podio sale anche Loic Meillard, che sfrutta l’esigente tracciatura del tecnico svizzero Erich Schmidiger. Riccardo Tonetti è quarto, come nella combinata del febbraio scorso a Bansko, come ai Mondiali di Are. «L’obiettivo era il podio - racconta il bolzanino -. Come piazzamento sono vicino ma come tempo parliamo di più di un secondo di margine e c’è da lavorare. In superG non sono stato perfetto, all’ingresso della Carcentina sono andato lungo e ho dovuto frenare, in slalom ho fatto due o tre sbavature. La tracciatura? Buona, con giuste distanze, cambi di ritmo e angoli, una manche degna come degno era il superG. Questa è una bella combinata». A punti anche Schieder, 24°, e Guglielmo Bosca (27°), che dopo due anni di stop per una terribile frattura alla gamba sinistra, torna a vedere la luce.