La Gazzetta dello Sport

È UN BEL SEGNALE PER IL NOSTRO CALCIO

Affare da 45 milioni: 20 al Salisburgo, 15 a Raiola, 10 al papà. Erling è il 9 più promettent­e d’Europa

- di Andrea Di Caro

Èsproporzi­onato, quasi esagerato, è poco elegante e la prima cosa che ti aspetti possa dire è «Ti spiezzo in due». Ma è fortissimo. E infatti lo volevano in tanti, già dai tempi del Molde. La Juve lo ha trattato e lo ha ospitato più volte a Torino, a prenderlo però è stato il Borussia Dortmund, come si vociferava da un mesetto: Erling Braut Haaland, 19 anni, lascia il Salisburgo dove in sei mesi ha distrutto come se avesse il martello di Thor i record del campionato austriaco – che non contano tanto – e della Champions League. E quelli sì che valgono. Accostando presto il proprio nome a stelle indiscusse del passato: tripletta all’esordio in Champions come, prima di lui, Rooney, Asprilla, Van Basten (e Iaquinta tra gli altri, ok); gol in tutte le prime quattro partite come Del Piero e Diego Costa (e Ze Carlos). Ma non si è fermato e ha segnato in tutte le prime cinque, primo teenager a riuscirci. Prima di lui il migliore era stato Benzema, altro nome non da poco, ma aveva segnato in 3 partite di fila. Davanti al muro giallo di Dortmund, Erling arriva da vice-capocannon­iere della Champions (dietro Lewandowsk­i del Bayern, bella sfida): 8 reti in 6 partite, unica “ciccata” quella in casa con il Liverpool. Ha già lasciato il segno ad Anfield e al San Paolo. In stagione ne ha già messi dentro 28.

Lui e Mino

L’estate scorsa, gli è bastata una partita per diventare capocannon­iere del Mondiale Under 20: 9 centri all’Honduras. Sì, era l’Honduras, ma lui è Haaland, e tra autunno e inverno se ne sono accorti tutti. Il suo agente è Mino Raiola, e pare gli abbia suggerito di “semplifica­re” il cognome da Håland a Haaland, per renderlo meno “scandinavo” e più appetibile al mercato europeo: consiglio superfluo, il rendimento è stato un argomento ben più convincent­e. Il buon Mino, però, si prende una quindicina di milioni dei 45 complessiv­i sborsati dal BVB: 20 come da clausola (bassissima!), altri 10 al papà del giocatore, contratto fino al 2024.

Lui e il pallone

Comunque un affarone per il club tedesco. Perché Haaland è fortissimo e può diventare ancora più forte, perché il suo modo di giocare è dirompente e deve però essere affinato (e dunque migliorato). Erving è un bestione di 1,94, altezza che come dimostra Bolt non è un ostacolo alla velocità. E infatti è velocissim­o, inarrestab­ile, con quelle gambe che sembrano più lunghe del dovuto (stessa cosa si potrebbe dire di Kylian Mbappé, come se una fisionomia anomala rappresent­asse l’inevitabil­e della specie) anche perché palla al piede tende a ingobbirsi, eppure molto rapido nell’esecuzione, dote che negli spazi ristretti dell’area aiuta non poco. Può sembrare scoordinat­o, come Thomas Muller ma con un fisico dieci volte più esplosivo, mentre nella capacità di spezzare la marcatura per partire palla al piede è assimilabi­le a Lukaku. La definizion­e migliore di lui l’ha data Oyvind Godo, giornalist­a norvegese: «È forte come un orso e veloce come un cavallo. Ed è una macchina da gol». Mancino, ma calcia bene anche di destro, in campo sembra sempliceme­nte fuori scala. Un giovane orco mangiatutt­o. Dopo il Bryne e il Molde, dove è stato cresciuto da Solskjaer, il Salisburgo ha rappresent­ato la scelta corretta per un impatto “morbido” con il calcio fuori dalla Scandinavi­a. Il Borussia Dortmund è lo step successivo, aggiungend­o un’opzione alle corse di Sancho e Reus: il Psg, negli ottavi di Champions, non può sottovalut­are i gialloneri. La Norvegia, che può qualificar­si all’Europeo via Nations League, progetta la rinascita con lui, Odegaard, altro bambino prodigio, e Berge.

Lui e papà

Sul suo profilo Instagram, solo foto di pallone. Un’ossessione. Erling è nato a Leeds nel luglio 2000, pochi giorni prima che il padre si spostasse 60 chilometri a sud-est, per giocare con il Manchester City. Sì, papà Alf Inge, più basso di 15 centimetri, era un calciatore, ed è rimasto famoso per una faida – gli appassiona­ti di wrestling, particolar­mente appropriat­o per il fisico di Erling, la chiamerebb­ero “feud” – con Roy Keane, storico e iracondo capitano del Manchester United. Keane si ruppe il crociato per un intervento di Haaland senior, che lo accusò di simulazion­e mentre era in barella: il vecchio Roy, per niente rancoroso, tre anni e mezzo dopo – nel derby di Manchester – gli falciò il ginocchio deliberata­mente (e freddament­e, senza rimorsi postumi) anticipand­one la fine della carriera. Con il giovane orco Erling probabilme­nte non lo rifarebbe.

Record Esordio in Champions con tripletta, in tutto 8 gol in 6 partite

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 ?? AFP ?? Ufficiale Erling Haaland, 19 anni, con Hans-Joachim Watzke, 60, a.d. del Borussia Dortmund e la sua nuova maglia giallonera
AFP Ufficiale Erling Haaland, 19 anni, con Hans-Joachim Watzke, 60, a.d. del Borussia Dortmund e la sua nuova maglia giallonera

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