Tecnica e velocità Ora tocca alla difesa Milan-Todibo: avanti
Dopo Ibra, si punta al secondo innesto Dialogo ben avviato tra Maldini e Abidal
Di solito Zlatan Ibrahimovic occupa tutta la scena: stavolta potrà lasciare che la luce dei riflettori illumini anche Jean-Clair Todibo. Il francesino, 20 anni oggi, sa come far parlare di sé: è stato oggetto del contendere tra Tolosa e Barcellona, discussione finita in polemica internazionale solo dodici mesi fa. Todibo ha debuttato in Champions con il Barça già a 19 anni, esordio che il destino ha voluto si compisse proprio a San Siro contro l’Inter. Ora Todibo potrà condividere con Ibra il ruolo di rinforzo rossonero del mercato di gennaio 2020. Zlatan infatti è arrivato e non finisce qui: le trattative si concentreranno sulla difesa, con il francese primo obiettivo della lista.
Accordo
Un giovane talento che ha già dato qualche dimostrazione di forza, compromesso che, per ragioni diverse da Ibra, continua a mettere tutti d’accordo. La proprietà che ritrova la politica aziendale delle promesse da valorizzare e la dirigenza che ha già avuto modo di apprezzare Todibo all’opera: oltre il debutto in Champions, dove non ha sfigurato al cospetto di Lautaro Martinez, ha già giocato in due campionati europei, la Ligue 1 e la Liga spagnola. Giovane sì, ma d’esperienza. Anche la valutazione che ne ha dato il Barcellona dimostra le potenzialità del giocatore: Todibo è protetto da una clausola rescissoria di 150 milioni. Ovviamente non è nell’ordine di queste cifre che Milan e Barça si sono avvicinate all’intesa: venti milioni come stima dell’obbligo di riscatto sono sufficienti. Oltre a un iniziale prestito oneroso per trasferire a Milano Todibo già a gennaio. Manca ancora l’intesa con il giocatore, ma continua a rimanere intatta la fiducia: l’arrivo di Ibra non può che fare da ulteriore richiamo. Il muro del Barcellona è difficile da buttar giù: dietro a Piqué e Lenglet c’è un altro francese, Umtiti. Al Milan Todibo avrebbe invece la possibilità di inserirsi più in fretta: fisico, rapidità e piede destro sono perfetti per integrarsi con il mancino Romagnoli. Con due centrali così e Donnarumma in porta la difesa rossonera poggerebbe su tre pilastri che fanno 64 anni in tutto: a farne le spese sarebbe Musacchio.
Theo bis
Un altro francesino come Theo e di nuovo un difensore individuato dal d.t. Maldini: il dialogo è stato condotto da Paolo ed Eric Abidal, un ex Barça oggi a capo dell’area tecnica del club spagnolo. Gli ottimi rapporti hanno permesso di avviare l’affare, con un buon margine di vantaggio rispetto alla concorrenza straniera. Un percorso che il Milan si augura analogo a quello di Hernandez: francese anche lui, arrivato in estate dalla Spagna e convinto dal pressing di Maldini. I due interpretano i ruoli con caratteristiche simili: Theo ha superato in corsa i 30 km/h mentre le grandi doti tecniche lo hanno aiutato a segnare quattro gol nella sola prima parte del campionato. Anche Todibo associa qualità a rapidità, sintesi che per la dirigenza rossonera (il Cfo Boban, il d.s. Massara, oltre al d.t.) è alla base di tutto. Il Milan del futuro si costruirà su queste coordinate: una squadra di talento e che vada veloce.