La Gazzetta dello Sport

Il ritorno del Pistolero La rete e quell’assist cambierann­o il futuro?

Kris ora fa pensare, ma è probabile che l’esultanza sia l’ultima a San Siro e non la prima del nuovo anno

- Di Alessandra Gozzini - MILANO

Il gol e l’assist finiscono agli atti per cui va benissimo così, per tutti. Per il Milan che grazie al contributo di Piatek supera il turno e conquista i quarti di finale della Coppa Italia, e per i corteggiat­ori incoraggia­ti a uscire allo scoperto. Una partita così cambia tutto e niente: ha cambiato l’umore dell’attaccante, che ha ripreso a segnare dopo un mese e una settimana di digiuno. Al gol è seguita la solita esultanza, la corsa e la braccia incrociate da Pistolero: non il dito alla bocca che aveva mostrato alle telecamere dopo un altro gol, a Verona, e dopo un periodo altrettant­o incerto. Anche oggi Piatek è al centro dell’attenzione, e non per i suoi numeri straordina­ri, ma stavolta è consapevol­e che le polemiche non gioverebbe­ro alla sua immagine. Deve dimostrars­i disponibil­e e attento per prima cosa alle esigenze di squadra: Donnarumma, Calabria e Calhanoglu che anche da spettatori hanno esultato al gol di Kris, sono una dimostrazi­one di quanto l’equilibrio del gruppo sia importante e oggi finalmente consolidat­o. Tornerà utile all’attaccante se finirà per rimanere.

In vendita

Ma la prova di ieri non ha cambiato granché a livello di gerarchie d’attacco: il titolare è Ibra, e Piatek ha trovato spazio soltanto per la necessità di non affaticare i muscoli di Zlatan. Kris resta dunque in vetrina e ieri ha attirato l’attenzione su di sé: un gol sfruttando la sua caratteris­tica incursione alle spalle della difesa avversaria, lanciato da Bennacer. Ed è partito dai suoi piedi anche il passaggio che Castillejo ha trasformat­o nel gol del raddoppio con quello stupendo tiro a giro all’incrocio. Kris avrebbe avuto altre due facili occasioni per firmare la doppietta ma in entrambi i casi ha centrato Berisha in mezzo alla porta. Il prezzo, tra gol, assist ed errori, è rimasto stabile: il club che vorrà Piatek dovrà presentars­i con 30 milioni di euro. Aston Villa, West Ham, Tottenham, Bayer Leverkusen per il momento hanno sondato senza affondare: il giocatore darà il proprio assenso al trasloco se alla fine rinuncerà definitiva­mente all’idea di potersi adattare come partner di Ibrahimovi­c. Una società disposta all’investimen­to gli offrirebbe anche un posto fisso, cosa che il Milan di Zlatan non può più garantirgl­i.

Prove

L’umore dei tifosi ha subito altre oscillazio­ni: il gol è stato seguito dal coro con cui la curva ha sempre accompagna­to gli exploit di Piatek, poi però si è interrogat­o perplesso dopo le clamorose occasioni mancate. I social hanno seguito lo stesso umore. Stefano Pioli invece resta dello stesso parere: «Piatek? Ha fatto bene e poteva fare qualche gol in più. Il sistema a due punte apre nuovi scenari. Lui e Ibra? Nel calcio tutto è possibile, ma bisogna provare, provare e riprovare>. E a fianco di Ibrahimovi­c è sempre stato provato Rafael Leao. Piatek è tornato al gol, ma è più probabile sia stato l’ultimo a San Siro che non il primo del nuovo anno.

 ?? LAPRESSE ?? Bang bang Krzysztof Piatek, 24 anni, esulta dopo il gol a San Siro con la classica esultanza da pistolero. Non si vedeva da un mese e una settimana. Il polacco è arrivato al Milan il 23 gennaio del 2019. Finora 13 gol in A
LAPRESSE Bang bang Krzysztof Piatek, 24 anni, esulta dopo il gol a San Siro con la classica esultanza da pistolero. Non si vedeva da un mese e una settimana. Il polacco è arrivato al Milan il 23 gennaio del 2019. Finora 13 gol in A

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