Rodriguez sceglie la Turchia Ha firmato per il Fenerbahçe
Per il terzino prestito con obbligo di riscatto a 6 milioni. Suso in offerta speciale
«Aspettiamo e vedremo», avverte Paolo Maldini, direttore tecnico, a proposito del mercato rossonero. Un modo diplomatico per dire che il Milan cambierà ancora, riceverà a breve altri rinforzi, e prima vedrà uscire giocatori non più considerati funzionali. Non lo è più Ricardo Rodriguez, per due stagioni titolare della fascia sinistra e ora messo all’angolo da Theo Hernandez. Dopo due giorni di trattative l’affare Rodriguez si è concluso. Il tentativo del Fenerbahçe di inserirsi tra Milan e Psv Eindhoven è riuscito: presto il terzino svizzero partirà per Istanbul, la squadra turca si è aggiudicata le sue prestazioni. Rodriguez va via in prestito con obbligo di riscatto a 6 milioni.
Sconto
Qualcosa di molto più consistente il Milan si augura di guadagnare dalla cessione di Suso, ormai tagliato fuori dal nuovo corso tattico: le pretendenti sono ancora impressionate dal valore della clausola, 40 milioni, che però il club è assolutamente pronto a scontare. Anche perché in estate il valore rischia di ridursi ancora, considerato che per Suso sarà difficile trovare il modo di ripresentarsi a San Siro nella sua versione migliore: il suo nome (da riserva) alla lettura delle formazioni è stato sommerso dai fischi dello stadio, anche se poi la Sud, quando è entrato in campo, lo ha rincuorato con un coro. È anche una questione di sistema: Suso è difficilmente adattabile a esterno di centrocampo del 4-4-2, ruolo che si addice al dinamico Castillejo. Lo stesso Maldini ha confermato che così il Milan si sente a proprio agio: «La squadra si può adattare a vari moduli, ma questo è quello che funziona meglio».
Paquetà
Uno schieramento che esclude anche una mezzala come Paquetà, per cui invece il club è costretto a indicare un prezzo di vendita di 35 milioni di euro, dopo averne spesi 38 un anno fa: il tentativo del Flamengo di riaverlo indietro in prestito non è per questo andato a buon fine. E del Psg di Leonardo non si hanno più notizie. Si punterà anche sui giovani, come da filosofia aziendale, visto che finora è stato un mercato “d’esperienza”: Begovic, Kjaer, ieri all’esordio, Ibra. «È un leader – conclude Maldini alla Rai – è venuto perché è ancora in grado di giocare ad alti livelli e lo ha già dimostrato».
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