La Gazzetta dello Sport

Gioia Commisso: «Vinta una partita eroica»

Il presidente: «Questo successo è stato il più bello della mia gestione» Ma Iachini: «Testa bassa e pedalare»

- Di Giovanni Sardelli - FIRENZE

Voleva aggiungere un po’ di ferro nelle gambe dei calciatori. E’ andato oltre Beppe Iachini, mettendo in campo una Fiorentina d’acciaio fino al colpo del k.o. messo a segno sull’asse Pulgar-Lirola. Due nuovi acquisti estivi che hanno faticato ad imporsi. E che ieri si sono presi una grande rivincita lanciando la Fiorentina nei quarti di Coppa Italia. A proposito di nuovi. Ci ha messo decisament­e meno Cutrone ad entrare nel cuore dei tifosi prima, e nel cuore dell’area di rigore poi. Dal suo regno, i sedici metri, ha calciato in porta festeggian­do alla grande.

Eroici

Stamattina Commisso lascerà Firenze, destinazio­ne States, con gli occhi ancora pieni di Fiorentina. «E’ la vittoria più bella della mia gestione - dice il presidente - ce la siamo meritata e vedo la squadra in crescita continua, merito di Iachini. E’ stata una partita eroica». Poi sull’ultimo arrivato, Cutrone. «Ha fatto un gol bellissimo, ce lo ha mandato il Signore... insieme ai nostri soldi (ride, ndr). E’ un grande innesto, ma hanno giocato bene tutti». Iachini tiene i piedi decisament­e piantati a terra. «Festeggiam­o poco e giriamo subito pagina - dice -. Testa bassa e pedaliamo forte che la salita è appena iniziata». Prima di sciogliers­i. «Siamo stati bravi, al Franchi non ci deve essere trippa per gatti. In 10 uomini o in 9 è uguale, noi dobbiamo vincere. Cosa è la Coppa Italia per noi? Per ora un altro appuntamen­to».

Ciao Pedro

Intanto termina in modo ufficiale la mini era Pedro. Il brasiliano, acquistato in estate per undici milioni, oggi tornerà in Brasile. Lo aspetta il Flamengo che lo prende in prestito oneroso fino a dicembre 2020 con diritto di riscatto sui 14 che può diventare obbligo in caso di determinat­e presenze o vittorie. Ma la viola si tiene l’ultima parola con il diritto di pareggiare eventuali offerte future per riportarlo a Firenze.

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GETTY Numero uno Rocco Commisso, 70 anni, presidente viola

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