La Gazzetta dello Sport

Hazard su Conte e Sarri: «Con loro ti diverti poco»

Il belga del Real: «Gli allenatori italiani sono rigidi. Con Zidane a Madrid ho ritrovato il gusto di giocare pure nelle partitelle»

- Filippo Maria Ricci - CORRISPOND­ENTE DA MADRID

In attesa di tornare a giocare, è fermo dal 26 novembre scorso per un colpo alla caviglia rimediato contro il Psg, Eden Hazard parla con la stampa belga. A Sport/Foot Magazine ha detto alcune cose interessan­ti. Per esempio ha confermato di essere tornato dalle vacanze decisament­e sovrappeso: «Sì, quando sono arrivato a Madrid pesavo 80 chili, 5 di troppo. Li ho persi in 10 giorni. Del resto io le vacanze le faccio». Qui a Madrid hanno da ridire sul numero dei chili di troppo e sul tempo impiegato per smaltirli, però l’importante è il risultato, e prima di farsi male Hazard stava battendo la bilancia e trovando la forma a lungo cercata.

Coi tecnici italiani il lavoro è più meccanico, ripetitivo e il piacere lo ritrovi solo nelle vittorie

Amore ritrovato

Il belga ha anche parlato dei suoi allenatori italiani al Chelsea, e non è stato tenero: «Con Zidane gli allenament­i sono sempre con il pallone, provi il piacere di giocare sia durante le esercitazi­oni tattiche che nelle partitelle. Quando lavori con allenatori italiani come è capitato a me ti diverti molto di meno, sono rigidi, il lavoro è più meccanico, ripetitivo e il piacere lo ritrovi solo nelle vittorie. Dopo tre anni con gli allenatori italiani, ritrovare certe sensazioni mi ha fatto bene».

Idolo Zizou

E poi ecco altri elogi per Zizou: «Non parla molto, è semplice, ti mette a tuo agio con frasi brevi prima della partita. I primi 2-3 mesi a Madrid non sono stati come li volevo, ma Zidane mi ripeteva di stare tranquillo ed era quello che mi serviva. È un tipo normale, non si lamenta mai. Quando dice le cose va diretto al punto, e poi ama i suoi giocatori, riesce a conservare un punto di emozione. Sente che tutti sono felici di averlo come tecnico, anche chi va in panchina, e la cosa è essenziale. Quando ero ragazzo Zidane era il mio idolo, tecnicamen­te siamo diversi ma come giocatore lui era meglio di me, voleva far divertire la gente e per me non c’è cosa più importante nel calcio. Guardavo il Bernabeu in tv e mi sembrava magico così come la camiseta blanca». Con buona pace del Chelsea e degli allenatori che guidano la Serie A, nonostante Hazard con Conte e Sarri abbia giocato a grande livello, basta guardare i suoi numeri dello scorso anno.

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