Toro, c’è la meglio gioventù Edera spinge, Millico in pole
Verdi verso la panchina con il Sassuolo, Mazzarri è fortemente tentato di lanciare i talenti del vivaio
La meglio gioventù non vede l’ora. Sarà una settimana da vivere a petto in fuori e a testa bassa: Millico scalpita, Edera spinge. Agli occhi di Mazzarri sono gli osservati speciali ma, a dire il vero, lo sono già da settimane. C’è sempre un tempo e un luogo giusto per tutto, e quelli dei due giovani cresciuti nel vivaio potrebbero arrivare prestissimo: a Reggio Emilia per l’esattezza, con il Sassuolo, uno dei due enfant prodige granata potrebbe entrare nell’undici.
Verdi, scuse e stop
Non è solo una questione di opportunità, considerato uno Zaza malconcio, il rientro da pochi giorni di Falque e la sceneggiata di Verdi di domenica al momento della sostituzione contro il Bologna. Siamo ancora alle indicazioni preliminari, ma se dovessero essere confermate nei prossimi giorni, Mazzarri è pronto a varare una scelta meditata, convinta e piena di argomentazioni tecniche. Non ci sono intoccabili in questo Toro, e questo da sempre è stato il metodo di gestione del gruppo di Walter, costruito sulla meritocrazia. Così, nessuno si sorprenderà se sabato Verdi scivolerà in panchina lasciando un posto libero: domenica l’ha fatta grossa, con la protesta veemente al momento del cambio, tornando nello spogliatoio prima che la partita finisse. Verdi ha chiesto scusa al tecnico e ai compagni, è stato multato dalla società, sabato potrà avere uno stop.
Ricordando Lorenzo
Non inganni il minutaggio finora ridotto, perché Vincenzo Millico ha colpito - e come l’occhio esperto di Walter. Già l’anno scorso Mazzarri lo aveva studiato nella sua esplosione nella stagione con la Primavera, dove «Vincenzino» (come lo chiamano nel mondo granata) realizzò ventinove gol, trascinando il Toro alla vittoria di Supercoppa, Coppa Italia e centrando la semifinale della poule scudetto. Dalla primavera Walter lo ha voluto con sé in prova, dall’estate lo ha inserito stabilmente nei ventidue, e per lui ha sempre progettato un futuro da grande. Mazzarri sa di avere in mano un talento puro, ma sa anche che, per il bene di questo ragazzo nato nel Duemila, non può sbagliare mossa correndo il rischio di bruciarlo. Così ha sempre pensato che la strategia perfetta sarebbe stata quella dell’inserimento graduale, un po’ come accadde nei suoi anni di Napoli quando si ritrovò un giovanissimo Lorenzo Insigne, che un po’ alla volta lanciò tra i grandi. Le prove generali, Millico le ha fatte in Coppa Italia: contro il Genoa è entrato in corsa, risultando subito brillante e determinate. Anche freddo, dal dischetto. Ieri pomeriggio, Mazzarri gli ha voluto lanciare subito un segnale, provandolo in una bozza di formazione titolare. Lo ha schierato al posto di Berenguer, perché ieri il tecnico ha un po’ mischiato le carte. La verità è che Millico, pescato dalla Juve a 14 anni dall’attuale d.s. Bava (all’epoca a capo del vivaio), è in pole per fare coppia proprio con Berenguer.
Progetto Cavani
Quella di Edera è una storia diversa, lui che quando entrò nel Toro aveva nove anni. Ha già fatto le sue esperienze altrove, ha da poco 23 anni e a Walter piace da morire il suo mix di forza fisica e di tecnica. È stato il tecnico a informare la società a dicembre che Edera andava tolto dal mercato: su di lui ha un progetto alla Cavani. Gli ha cambiato ruolo, non più esterno ma in lui riconosce tutte le caratteristiche del centravanti moderno, potendo impiegarlo pure seconda punta. La meglio gioventù è pronta, sarà anche un bel pieno di forze fresche.