Patrick è felice «Io in viola, come Bati e Gilardino...»
«Chiamatemi bomber». La partenza sprint di Patrick Cutrone è la miglior notizia per una squadra, la Fiorentina, che da tempo cercava un uomo in grado di finalizzare. Un gol dei suoi, tanta corsa ed anche tratti di immediata leadership. Come quando ha rincuorato il neo amico e compagno di reparto Vlahovic dopo un gol sbagliato con l’Atalanta. Soprattutto, adesso, Cutrone è un ragazzo felice. «Appena ho sentito parlare di Fiorentina ho detto subito sì - ha spiegato - perché questa è una grande società. Ci tengo a questa maglia, da qui son passati attaccanti incredibili come Batistuta e Gilardino. Ringrazio club e compagni per avermi chiamato ‘bomber’, cercherò di dargli ragione sul campo».
Ringraziamenti
Cutrone, come ha spiegato il d.s. Pradè, incarna perfettamente il profilo cercato dalla nuova Fiorentina. «Commisso ha detto di non voler acquisti solo per 6 mesi e Patrick rappresenta il futuro nostro e del calcio italiano. Si è formato in Italia, è un bomber e conosce la Serie A. Ha qualità morali perfette e siamo felici di averlo qui». Dopo l’addio sofferto al Milan, «li ringrazierò comunque sempre, nel calcio i trasferimenti accadono» e quello liberatorio al Wolverhampton, «in Inghilterra non avevano tanta fiducia in me, ma l’esperienza è stata ugualmente bellissima ed ho imparato tanto», tocca alla Fiorentina goderselo. «Sono pronto per questa sfida e segnare subito è stata una grande emozione. Il gol è dedicato a mio padre, come la maglia numero 63, è il suo anno di nascita». Domani dovrebbe nuovamente toccare a lui giocare titolare a Napoli, accanto a Chiesa. «Con Federico ho già giocato nell’Under, è un grande. Servirà la miglior Fiorentina contro una squadra così forte, ma possiamo farcela. Gattuso? Ha comunque avuto fiducia in me, poi le scelte vanno sempre rispettate». Archiviato il primo acquisto, la Viola guarda oltre. Dietro potrebbe presto sbloccarsi Juan Jesus, in mezzo ad ora valutata troppo alta la richiesta (20 milioni) per Duncan.