L’Arsenal in dieci riprende il Chelsea
Blues avanti due volte, i Gunners recuperano. Primo gol per Kean in Premier
PRIMO TEMPO: 1-0 MARCATORI: Jorginho (C) su rigore al 28’ p.t.; Martinelli (A) al 18’, Azpilicueta (C) al 39’, Bellerin (A) al 42’ s.t.
CHELSEA (4-3-3)
Kepa 5; Azpilicueta 6,5, Christensen 6, Rudiger 6, Emerson 6; Kanté 5 (dal 24’ s.t. Mount 6), Jorginho 6, Kovacic 6 (dal 21’ s.t. Barkley 6); Willian 6 (dal 34’ s.t. Batshuayi s.v.), Abraham 5,5, HudsonOdoi 6.
PANCHINA: Caballero, Zouma, Alonso, Pedro.
ALLENATORE: Lampard 5,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Emerson, Christensen per gioco scorretto.
ARSENAL (4-2-3-1)
Leno 7; Bellerin 7, Mustafi 5, David Luiz 5, Saka 6; Torreira 7, Xhaka 7; Pepe 5,5 (dal 36’ Holding s.v.), Ozil 5,5 (dal 10’ s..t. Guendouzi 6), Martinelli 7 (dal 46’ s.t. Willock s.v.); Lacazette 6. PANCHINA: Martinez, Maitland-Niles, Ceballos, Nketiah. ALLENATORE: Arteta 7. ESPULSI David Luiz al 26’ p.t. AMMONITI Guendouzi per gioco scorretto.
ARBITRO: Attwell 5.
NOTE: spettatori 40mila. Tiri in porta 82. Tiri fuori 12-0. Angoli 16-5. In fuorigioco 2-1. Recuperi: 2’ p.t.; 4’ s.t.
La superiorità numerica è un concetto relativo se il tuo avversario, nonostante l’uomo in meno, gioca meglio e ha un allenatore che dimostra di essere più lucido e più abile dal punto di vista tattico. Chelsea-Arsenal finisce 2-2 ed è condizionata dall’espulsione di Luiz al 26’, ma è un pareggio che suona come un successo per i Gunners e come una sconfitta per i Blues. Passi farsi riprendere dopo il rigore realizzato con freddezza da Jorginho per uno scivolone a metà ripresa di Kanté, ma tornare in vantaggio nel finale e incassare il 2-2 è un inequivocabile segnale di fragilità. Il Chelsea ha beccato 11 reti dall’80’ in poi e questo dimostra due cose: la prima è che la benzina finisce troppo presto, la seconda è che, nelle difficoltà, la squadra di Lampard non sa gestire la situazione.
Arteta
Il pareggio dell’Anfield incorona invece Mikel Arteta, 37 anni, l’allenatore più giovane del pianeta Premier. L’Arsenal lo ha strappato al Manchester City e si vede che le tre stagioni trascorse come vice di Guardiola hanno lasciato il segno. La statura di questo ex centrocampista originario di San Sebastian, tornato tra i Gunners il 20 dicembre 2019 dopo il quinquennio da centrocampista tra il 2011 e il 2016, si è vista quando, dopo l’espulsione di Luiz per fallo da ultimo uomo su Abraham, lanciato verso la porta da un errore di Mustafi, non ha perso la testa. Jorginho ha segnato, ma Arteta non si è scomposto. Ha ordinato ai suoi di adottare un doppio modulo: 4-4-1 in copertura, 4-2-3 in fase d’attacco. Una prova di coraggio, ma anche un modo intelligente per restare nel vivo del match e non lasciarsi schiacciare dal Chelsea. Al resto hanno pensato i Blues, mostrando i soliti limiti davanti, dove Abraham continua a non convincere. Con un’aggravante: la forma non brillante di Kanté e Kovacic, più il calo di Kepa.
L’esultanza finale dei giocatori dll’Arsenal a Stamford Bridge Lo scivolone di Kanté che innesca l’1-1 Moise Kean, primo gol in Premier in EvertonNewcastle
Numeri
Le statistiche del primo tempo sono eloquenti: 9-0 i tiri per il Chelsea, ma anche il 51% di superiorità dell’Arsenal, nonostante l’uomo in meno. Alla fine, i Gunners centreranno la porta solo due volte: saranno altrettanti gol. La prima volta con Martinelli, dopo una fuga solitaria di cinquanta metri, complice lo scivolone a centrocampo di Kanté. La seconda con Bellerin, bravo ad aprirsi lo spazio e poi a stangare in rete. Tra le due reti dell’Arsenal, il momentaneo 2-1 di Azpilicueta, un tocco in mischia sul cross di HudsonOdoi. Il Chelsea pensava di aver domato l’Arsenal ed è stato un errore fatale: Arteta esce a testa alta dallo Stamford Bridge.
Kean&Carlo
Altro 2-2, altro giro di giostra. Della serie, come farsi del male e buttare a mare una partita: Everton, istruzioni per l’uso. Al Goodison Park è successo di tutto: il primo gol di Moise Kean in Premier al 30’, il 2-0 di Calvert-Lewin al 54’, il match dominato dai Toffees fino al 93’. All’improvviso, nel recupero, il disastro: al 94’ Leujeune riapre il match e regala speranze al Newcastle, al 95’ Fernandez colpisce il palo e, a ruota, ancora Leujeune firma il 2-2. Ancelotti si arrabbia e ha tutte le ragioni: l’Everton era salito all’ottavo posto e nel giro di un minuto è sceso all’undicesimo. Altra storia a Sheffield. Aguero, entrato al 67’ al posto di Jesus, che aveva sbagliato un rigore nel primo tempo, al 73’ decide il match: gol numero 252 con il City.
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PREMIER
Ieri: BournemouthBrighton 3-1; Aston VillaWatford 2-1; EvertonNewcastle 2-2; Sheffield UtdMan. City 0-1; Crystal PalaceSouthampton 02; ChelseaArsenal 2-2. Oggi (20.30): Leicester-West Ham; TottenhamNorwich; Manchester United-Burnley (21.15). Domani: WolverhamptonLiverpool (21).
Liverpool 64; Man. City 51; Leicester 45; Chelsea 40; Man. United, Wolverhampton 34; Sheffield United 33; Tottenham, Southampton 31; Arsenal, Crystal Palace, Everton, Newcastle 30; Burnley 27; Brighton, Aston Villa 25; West Ham, Watford, Bournemouth 23; Norwich 17.