La Gazzetta dello Sport

Fognini, che cuore Ribalta pure Opelka Sinner alla Federer

Super Fabio, altra vittoria in Slam da 0-2 La «prima» di Jannik a 18 anni e 5 mesi

- Di Federica Cocchi

Colazione dolcissima per l’Italia del tennis: la rimonta miracolosa di Fognini e il battesimo vincente di Sinner all’Australian Open. Il sollievo dopo la paura e la gioia di una prima volta Slam da fenomeni.

Il re delle rimonte

Fognini ormai ci ha abituato a tutto, ma la versione double face da un giorno all’altro, dopo l’interruzio­ne per la pioggia, rimarrà tra le memorie più belle della carriera cui comunque non è mai mancata l’elettricit­à. Fabio riparte sotto di due set (e 0-1 nel terzo), per la prosecuzio­ne della sfida contro il monumental­e Opelka, il giocatore più alto del circuito (2.11) che lo aveva annichilit­o agli ultimi Us Open, anche se il nostro si era preso la rivincita in Davis. In aggiunta, ha la mano destra martoriata e gonfia per le lesioni che si è procurato malmenando più volte la racchetta. Eppure, si capisce subito che stavolta la musica sarà diversa: Fogna risponde meglio alle seconde dell’americano e dunque può controllar­e più agevolment­e il gioco del gigante.

Lite con l’arbitro

È una partita calda, c’è in ballo tutto: e nel quinto Fabio sbrocca contro l’arbitro Bernardes per un penalty point (spacca un’altra racchetta): «Non mi piaci, non so più come dirtelo, quando ci sei tu mi viene l’ansia. Non sono tranquillo quando sei sulla sedia». Fortunatam­ente il marito di Flavia Pennetta non perde la concentraz­ione e nel tie break decisivo rispedisce in aeroporto il gigante yankee, bagaglio fuori misura. Così, Fognini completa il personale Slam delle rimonte, avendo vinto partite da uno svantaggio di due set a zero in tutti e quattro i Major, come è riuscito ad appena otto giocatori prima di lui (senza approfitta­re di ritiri). Fabio torna in campo nella mattina italiana, contro il giocatore di casa Thompson.

Sinner il prediletto

Ormai tra i top player è tutto un darsi di gomito: «Oh, ma hai visto Sinner?». Jannik da Sesto Pusteria, allevato a Bordighera da Riccardo Piatti, ha vinto a Melbourne contro il qualificat­o Purcell la prima partita in un torneo dello Slam a soli 18 anni e 5 mesi. Cose da grandi, e anche se in Italia il più giovane a farcela è stato Diego Nargiso al Roland Garros del 1988, Jannik condivide l’età della prima volta con Roger Federer. Non male come precedente: il Magnifico, nato ad agosto come Sinner, ha centrato il primo successo in uno Slam proprio all’Australian Open. Era il 2000 e l’avversario era Michael Chang, il primo a restare stregato dai magici tocchi del futuro re di 20 Slam. Non è stato abbastanza veloce da accoglierl­o sotto la sua ala protettric­e anche dal punto di vista managerial­e, ma di sicuro Federer stravede per Sinner. Lo ha più volte voluto come compagno di allenament­o, anche in queste giornate australian­e, e stimolato sull’argomento ha ancora una volta intessuto le lodi del teenager italiano: «Sentiremo parlare di lui a lungo — ha detto —. Tira con la stessa forza di dritto e di rovescio, una qualità che ho riscontrat­o in Aliassime e in pochi altri. In campo è uno spettacolo e per di più è un ragazzo d’oro — ha detto —. Una combinazio­ne di aspetti che adoro». Jannik è già il prediletto di zio Roger.

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 ?? AFP ?? N. 2 italiano Fabio Fognini, 32 anni, 12 al mondo, nel 2019 ha vinto il torneo di Montecarlo
AFP N. 2 italiano Fabio Fognini, 32 anni, 12 al mondo, nel 2019 ha vinto il torneo di Montecarlo
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EPA Top 100 Jannik Sinner, 18 anni, numero 82, è il più giovane giocatore tra i primi 100 al mondo

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