ERIKSEN MOU NON AIUTA CONTE
Mourinho convoca il danese per la gara di stasera contro il Norwich e torna a pungere il tecnico nerazzurro. L’Inter prepara il rilancio e punta anche al giovane Chong
Gioca il Tottenham, il danese è convocato. Nuovo summit dopo lo stallo di ieri. Piace Chong per l’estate
Almeno per oggi ha vinto Mourinho: contro il Norwich potrà schierare Christian Eriksen (sempre che lo faccia). Respinto l’attacco dell’Inter che neanche nel summit di ieri è riuscita ad ottenere il sì del Tottenham. Quindi meta sempre vicina, ma quella differenza di 5 milioni tra domanda ed offerta vieta di sbilanciarsi negli attesi annunci. Questione di giorni, in attesa che tutti i tasselli del mosaico nerazzurro vadano al loro posto, a cominciare dalle cessioni di Lazaro e Gabigol. E, a riprova di ciò, in serata al Premio Brera, l’a.d. Beppe Marotta ha risposto con il sorriso all’immancabile domanda su Chris: «l mercato di gennaio offre poche occasioni. Ma ci sono e noi le coglieremo». Parole di fiducia, a dispetto del tiro mancino giocato all’ora di pranzo da Mourinho. A poche ore dalla conferencecall tra i due club.
La trattativa
L’appuntamento è per le 15. Più o meno alla stessa ora di giovedì. Da una parte Marotta e il d.s. Piero Ausilio, dall’altra Daniel Levy e i suoi più stretti collaboratori. Il dialogo sul prezzo del cartellino non offre aggiornamenti: l’offerta interista resta a quota 15, ma soprattutto la richiesta inglese non scende sotto i 20. E ciò consiglia ai nerazzurri di non toccare, per ora, l’argomento bonus. Ma è certo che nel prossimo round (domani o venerdì) i vertici interisti alzeranno l’offerta della parte variabile. Ieri da Londra rimbalzava già l’eco di una proposta di 18 milioni. In parte fissa o con i bonus? L’Inter non conferma, ma è chiaro che se oggi la voce vendite porterà i ricavi preventivati (20 milioni), allora, sarà più facile chiudere il cerchio inglese. Senza trascurare mai il ruolo di Martin Schoots, l’agente di Chris, che anche ieri era nella sede del Tottenham per trattare una buonuscita che porti dei risparmi all’attento Levy.
José punge
In questa fase non ancora definita in qualche modo si è inserito José Mourinho, tornato ieri a stuzzicare Antonio Conte. L’ha fatto senza mai nominarlo, certo, e allargando il discorso a tutti gli allenatore. Ma non si può parlare di casualità, a soli quattro giorni dalla prima stoccatina. Sabato Conte aveva evitato di replicare, ieri Mou nella conferenza prima della partita col Norwich – ha detto: «Sul mercato nessuna notizia per due motivi. Il primo è che non compriamo un giocatore al giorno e il secondo è che sono una persona che si rifiuta di parlare di giocatori di altre società. Alcuni allenatori lo fanno, io no. Quindi, su qualsiasi nome, dirò sempre che il giocatore appartiene alla squadra A, B o C. E io non parlo di giocatori della squadra A, B o C». E a chi gli chiedeva se fosse stato già raggiunto l’accordo tra Inter e Tottenham, Mourinho ha aggiunto: «La risposta non è positiva. Eriksen per il Norwich è convocato. E giocherà». Chissà se lo farà davvero: anche prima della gara col Watford Mourinho aveva detto lo stesso, salvo poi tenere il danese in panchina e farlo entrare solo nel corso del secondo tempo.
Costi alti
L’Inter è spettatrice interessata, ovviamente. Ma il duo Marotta-Ausilio lavora su più fronti. Non a caso ieri pomeriggio i dirigenti nerazzurri hanno nuovamente ricevuto in sede gli agenti di Tahith Chong, gioiellino olandese di 20 anni in scadenza di contratto con il Manchester United. L’Inter lavora per un colpo a costo zero, il giocatore interessa parecchio anche se la concorrenza è numerosissima e le richieste sono molto elevate, sia in termini di ingaggio sia di commissioni. L’Inter vuole giocarsi la partita. In fondo, proprio come sta facendo con Eriksen. E guarda caso, ancora una volta con un giocatore proveniente dalla Premier League, terra di occasioni, per dirla alla Marotta.