La Gazzetta dello Sport

Gattuso ritrova Insigne-gol Lazio eliminata

Due espulsi, pali e gol annullati Immobile fallisce un rigore Mercato: gli azzurri su Politano

- COPPA ITALIA: NAPOLI IN SEMIFINALE di Cieri, Lusena, Malfitano, Nicita

Subito la strepitosa rete di Lorenzo il Magnifico, poi il rigore sbagliato da Immobile, i rossi a Hysaj e Leiva, due legni per parte. Gattuso può respirare

Chiamatela pure schizofren­ia partenopea da coppe. È un consiglio agli analisti (psichici, non tecnico-statistici) per cercare di inquadrare il comportame­nto stagionale del Napoli fra campionato e coppe. Nel periodo in cui tocca il fondo e c’è la sensazione che ancora si possa raschiare lì in basso, la squadra trova la perla di una prestazion­e che riconcilia con la propria gente, tornata per una sera a tifare con un po’ di trasporto alla vigilia del Grande Ritorno, quello di Maurizio Sarri con la Juve. Certo ci sono parecchi episodi che incidono, comprese delle discutibil­i decisioni dell’arbitro Massa, però il Napoli alla fine ha più determinaz­ione della Lazio, che non riesce a rimettere subito in piedi la partita e poi fatica e deve imprecare per i propri errori.

Lorenzinho

E siccome il calcio è fatto di emozioni, ecco splendere la stella di Insigne, tornato Lorenzinho almeno per una sera. Il numero che dopo meno di 2’ si inventa il capitano del Napoli è roba che non si vedeva da tempo su queste zolle. Prende palla sulla trequarti, accelera, punta Luiz Felipe, finta di rientrare sul destro per il tiro invece con una finta mette a sedere il brasiliano, penetra sino all’area piccola in velocità e di destro mette la palla sul secondo palo anticipand­o l’uscita di Strakosha. È il primo gol stagionale di Insigne su azione nel suo stadio. Il Napoli

passa in vantaggio, cosa che non era mai capitato a Rino Gattuso (l’eccezione col Perugia conferma la regola) da quando è sulla scottante panchina.

Immobile sei tu?

Capita anche che pochi minuti dopo, per un intervento scomposto di Hysaj su Caicedo, Massa fischi il rigore che può riportare la gara in parità. Ma Ciro Immobile, proprio l’uomo favorito per la Scarpa d’oro che ha segnato 26 gol in stagione, scivola sul piede d’appoggio tirando ai piccioni, manco ci fosse stato Maspero a scavare buche sul dischetto, chiedere al Salas juventino in un derby per conferma.

Le espulsioni

La prima è quella di Hysaj e non c’è dubbio che sia da giallo (il secondo, il primo sul rigore) anche l’entrata in ritardo dell’albanese su Immobile. Gattuso mette due linee a quattro, con Milik più avanzato, preferendo poi inserire Luperto in mezzo (Di Lorenzo torna sulla fascia), sacrifican­do Lobotka che non dispiace nei suoi primi 20’ in maglia azzurra. Poi su un contropied­e di Zielinski, Leiva entra sul pallone ma Massa vede un fallo che non c’è e ammonisce il brasiliano, che ha uno scatto nervoso: rosso diretto. Dura 6’ la superiorit­à numerica laziale, ma la decisione dell’arbitro è sbagliata. Inzaghi non cambia nulla e la Lazio si schiera con un 3-4-2.

Lazio non molla

Chi pensa nella ripresa a biancocele­sti rinunciata­ri, concentrat­i sul derby si sbaglia. Inzaghi inserisce Correa, Milinkovic va a quasi a comporre un tridente con Immobile e il Napoli resta basso, umile a difendersi contro la squadra più in forma. L’esempio lo danno Insigne e anche Milik, spesso difensori aggiunti a chiudere gli spazi. Due gol annullati correttame­nte per fuorigioco (a Immobile e Parolo). Poi quando i laziali riescono a muovere palla veloce e smarcare qualcuno al tiro, ecco che per una volta la dea bendata sorride al Napoli. Capita quando Milinkovic di testa smarca Immobile che tira a botta sicura ma fa tremare la traversa. E poi quando Lazzari tira dal limite e in una selva di gambe trova una deviazione che per fortuna di Ospina (battuto) prende il palo. La Lazio soffre il Napoli, che riesce a ripartire appena può, Milik di testa e Mario Rui con un delizioso interno destro colpiscono i legni, con Strakosha battuto. In semifinale va con merito la squadra azzurra, anche se la Lazio depone idealmente a testa alta il suo trofeo.

Gioia al San Paolo

Alla fine squadra rinfrancat­a che fa il giro di campo a raccoglier­e gli applausi di un pubblico che prepara un’accoglienz­a calda a Sarri e alla Juve. Ma il Napoli resta squadra malata. Oggi in tribunale c’è un round da superare (giocatori vs società) senza ripercussi­oni nello spogliatoi­o. A proposito delle cure ricordare la schizofren­ia partenopee da coppe. Quella che consente a una squadra che ha perso 5 partite su 10 in casa in A, di trasformar­si in Champions e Coppa Italia: 4 vittorie e un pari (col Salisburgo nella notte dell’ammutiname­nto...). Trovare spiegazion­i non è facile ma una chiave c’è: quando va sotto il Napoli raramente trova la forza di rimontare.

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(Foto: Lorenzo Insigne, 28 anni, suo il gol decisivo)
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RAMELLA Pronti, via La rete realizzata da Lorenzo Insigne al 2’ della partita: è il gol più veloce del Napoli in questa stagione

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