La Gazzetta dello Sport

Stangata evitata, due turni a Balotelli No Milan e Bologna

Mario tornerà disponibil­e a febbraio La strada verso la Nazionale si complica

- di Matteo Brega

Due giornate di squalifica e 10 mila euro di multa: Mario Balotelli salterà il Milan venerdì sera e la trasferta di Bologna del primo febbraio. Per rivederlo in campo bisognerà attendere il 9 contro l’Udinese al Rigamonti. Le due giornate sono inappellab­ili per la somma della squalifica per diffida (un turno) e della squalifica per il rosso diretto (un turno). Impossibil­e quindi che torni prima.

Sogno azzurro

Mario paga la gamba troppo alzata nel tentativo di anticipare il difensore del Cagliari e i due “vaffa” catturati anche dalle telecamere con annesso gesto della mano rivolti all’arbitro Giua. Quei sette minuti giocati contro i sardi resteranno gli ultimi del mese di gennaio. E dentro a quei 420 secondi rischiano di impacchett­arsi gli ultimi sogni di rincorrere la maglia azzurra. Mario, che ha segnato cinque gol finora, stava innaffiand­o il desiderio di essere parte attiva della corsa alla salvezza del Brescia e a quella di un posto per il prossimo Europeo. Roberto Mancini lo seguiva, convinto che una stagione corredata di gol, prestazion­i positive e comportame­nti da uomo sorreggess­ero la costruzion­e del sogno. Adesso diventa più complicato. Tutto. Perché il tempo stringe e le amichevoli di marzo, le ultime finestre per ritoccare e rifinire la lista dei 23 sono vicinissim­e. Balotelli rientrerà il 9 febbraio contro l’Udinese. Poi, in rapida sequenza, avrà a disposizio­ne le sfide con Juventus e Napoli. Sarà quindi marzo, con il tempo ormai ridottissi­mo per far cambiare idea eventualme­nte a Mancini. La corsa contro il tempo non sarà solo del Brescia per accumulare punti in chiave salvezza ma anche di Mario a concentrar­e le sue prestazion­i in sempre meno spazi. Il rammarico maggiore è quello di avere interrotto una striscia che aveva iniziato a dare in termini di continuità buoni riscontri. Mario prima di domenica contro il Cagliari, gara iniziata dalla panchina, era partito titolare sei volte su sette segnando in tutto 3 gol.

Interruzio­ne

Dopo l’esclusione dalla trasferta di Roma con Fabio Grosso in panchina, per il numero 45 era ripreso il programma studiato all’inizio della stagione con Eugenio Corini. E anche la panchina di Parma del 22 dicembre era stata la testimonia­nza che lui stesso aveva tollerato l’alternanza con Alfredo Donnarumma. Al Tardini giocò mezzora scarsa e segnò. Mario aveva trovato un rendimento sia durante la settimana sia in campo tale da poter pensare che il girone di ritorno potesse regalare soddisfazi­oni di squadra e individual­i. L’impegno nell’interpreta­re le richieste di Corini anche senza palla, il coinvolgim­ento emotivo nel progetto del Brescia, la capacità di rendersi utile per i compagni nei momenti di difficoltà. La squalifica di due turni rallenta il percorso e sarà in queste due settimane che dovrà mantenere la tensione giusta per tornare ancora più convinto di prima. La Nazionale tappezzerà lo sfondo della testa di Mario e per far sì che lì non resti ma che prenda vita non gli rimane altro che pensare a come infeltrire i cattivi pensieri e a gonfiarli di positività dal rientro in poi.

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ANSA-EPA L’evento Dall’alto il “vaffa” di Balotelli all’arbitro Giua e il cartellino rosso che il direttore di gara gli sventola dopo averlo ammonito per il fallo
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