Panchina d’oro Mihajlovic insidia Gasperini e Allegri
Oggi ci sarà la premiazione a Coverciano Sinisa e il Bologna: salvezza e non solo...
Aun anno esatto dal suo debutto bis sulla panchina del Bologna (vittoria a San Siro contro l’Inter), a 97 giorni dal trapianto di midollo osseo (avvenuto il 29 ottobre 2019), con 30 punti in classifica, a -2 dal 6° posto e con ben 60 punti fatti in 39 partite da quando si è rimesso in sella sotto le due torri, Sinisa Mihajlovic lotterà per un altro traguardo: la Panchina d’Oro, evento annuale che andrà in scena stamattina a Coverciano (inizio ore 10,30) e nel quale i tecnici voteranno il miglior allenatore di A, B e C. Sinisa rientrato in ospedale dopo la vittoria sul Brescia - non ci sarà: il ds del Bologna Riccardo Bigon sarà facente funzione e se le preferenze andranno per il tecnico serbo, allora sarà lui a raccontare dell’ennesima vittoria dopo «L’Allenatore dell’anno» in Serbia, il «Legend» Gazzetta e il Premio Coraggio.
Solo per la salvezza
Si prevede un fotofinish fra il tecnico del Bologna, Gian Piero Gasperini (l’Atalanta in Champions League) e Max Allegri (quinto scudetto di fila con la Juventus). Proprio Allegri è il campione uscente, la candidatura di Gasp è certamente forte per la qualificazione storica nella massima rassegna per club continentale ed è giusto ricordare quel che con grande onestà disse Sinisa Mihajlovic durante la conferenza stampa del 29 novembre scorso (a un mese dal trapianto): «La panchina d’oro? La accetterei solo se legata a quello che ho fatto in campo con il Bologna. Se me la danno perché sono malato non mi serve, non la voglio».
Di Vaio e Ulivieri
La proposta nacque da un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello sport da Marco Di Vaio, capo-scouting del Bologna. L’ex bomber fu chiaro. «Sinisa meriterebbe la panchina d’oro per quello che ha fatto e che continua a fare - raccontò Di Vaio -. Ha avuto un impatto impressionante, ha dato una impronta alla squadra in cinque mesi di campionato. Ora combatte contro la malattia ma è sempre presente, anche quando ha 40 di febbre e la stanchezza potrebbe vincerlo». Concetti poi trattati anche da Renzo Ulivieri, presidente degli allenatori: «Ovvio che decide il settore tecnico ma perché no, potrebbe anche essere. E sì, quella cavalcata fatta lo scorso anno è ovviamente un tema sul quale si può basare il tutto. Certo dipenderà dai miei colleghi, che valuteranno al momento opportuno, ma un riconoscimento così potrebbe esserci. Ci sta...».
Decimo posto
Nei mesi successivi all’idea di Di Vaio, molti tecnici della serie A hanno espresso il proprio voto palese: «Voterò sicuramente Sinisa» disse fra gli altri Claudio Ranieri, allenatore della Samp. Alla fine del gennaio 2019, Sinisa prese la squadra al terz’ultimo posto a 14 punti per portarla fino a 44 e al decimo posto in classifica. Ma tutti gli occhi sono rivolti a Mihajlovic: assente ma presentissimo. Comunque andrà.