Agostini
«YAMAHA TRE MOSSE AZZECCATE COSÌ IPOTECA IL FUTURO»
La Ducati doveva spicciarsi con Maverick. Quanto correrà ancora Dovizioso?
Lorenzo da tester può fare cose buone perché sa come mettere a punto la moto
Giacomo Agostini
Lorenzo con Valentino in Petronas nel 2021? Sarebbe bello ma... GIACOMO AGOSTINI E LE MOSSE DI IWATA
«Ha blindato Quartararo e Viñales e agito bene con Rossi, ora Marquez è circondato»
«Seguimi, ti porto su una pista dove a me sembra di guidare la moto». Giacomo Agostini sistema la maschera, fa un cenno a Paolo Campinoti, il proprietario della Ducati Pramac e via, giù con gli sci per la pista che si snoda all’ombra delle Tofane, il gruppo montuoso che domina Cortina d’Ampezzo. È qui, nella Regina delle Dolomiti che Ago si rifugia nei weekend.
3Agostini, le emozioni dello sci avvicinano la moto?
«Anche qui c’è la velocità, ma non puoi paragonarla. Anche se per chi va a 100 e passa all’ora è un bell’andare».
3Ogni pilota ha la sua definizione: cos’è la velocità per lei?
«Per me è gioia. Ma solo quella in moto, qualsiasi altro mezzo non mi regala le stesse cose. È adrenalina, staccare il più tardi possibile, sfiorare muri, guardrail, una casa... Oggi per fortuna non si corre più in quelle condizioni, era pericoloso, ma quelle sensazioni erano fantastiche».
3Era giocare con la morte?
«Non ci pensavo, ma lo sapevo. Partendo da casa salutavo mia mamma e dentro di me dicevo “Speriamo di tornare”. Poi entravi in quel tunnel che erano le gare e per due-tre giorni non ci pensavi più. Non era permesso cadere, non potevi. Se succedeva era una brutta cosa. Per le tute, i caschi, le piste». 3 A proposito di velocità: non è iniziato il 2020 che già si parla di 2021. L’hanno sorpresa le mosse Yamaha? «Incredibile. Ma campioni, grandi talenti ce ne sono pochi e tutti provano il più velocemente possibile ad accaparrarseli. La Yamaha ha fatto colpi velocissimi ed è stata brava, oggi se ti addormenti, te li portano via. Un’azienda come Yamaha è obbligata a pensare al futuro. Perché la moto conta, ma fortunatamente in questo sport il pilota è molto importante, ha una buona percentuale di responsabilità in un successo: chi ha quel quid in più può sopperire alle minime carenze del mezzo».
3Le piacciono le scelte fatte? «Sì. A un GP mi sono trovato con Lin Jarvis (managing director Yamaha; n.d.r.) e gli ho detto che non potevano perdere nessuno dei loro piloti, che fossi stato in lui avrei riconfermato subito Viñales, Quartararo e pure Rossi. Jarvis si era limitato a sorridere. Sono stati bravi».
3E hanno ripreso Lorenzo. «Mi auguro che, facendo il collaudatore, Jorge si tolga di dosso quella responsabilità e lo stress delle gare, tornando a fare delle buone cose. Perché io penso che Lorenzo sia uno che sa mettere a posto la moto».
3E magari gli torna la voglia. «Io credo che quella ce l’abbia. Bisogna vedere cosa c’è nella sua testa. Magari con i test...».
3Torna utile alla casa Yamaha 2021. Si immagina una coppia Rossi-Lorenzo in Petronas? Risata. «Sarebbe bello no? Però visto che parliamo di due campioni, entrambi devono fare risultato. Valentino e Jorge devono dimostrare di continuo». 3La Yamaha ha mancato di rispetto a Rossi preferendogli Quartararo?
«Io credo di no. Yamaha deve avere una grande riconoscenza per Valentino, come Valentino per la Yamaha. Non credo che non lo abbia coinvolto in questo processo. Da quel che ho letto Rossi diceva di volere aspettare e la Yamaha non poteva farlo, per non rischiare di perdere gli altri piloti».
3Lei avrebbe fatto lo stesso? «Sì. E comunque, se anche Rossi dovesse andare in Petronas, la cosa importante è avere la garanzia che la Yamaha dia tutto il supporto tecnico necessario, non quale sia lo sponsor che paga l’ingaggio. Se Rossi avrà lo stesso materiale dei piloti del team interno allora non vedo alcun problema. E io non posso immaginarmi una Yamaha che non dia a Valentino gli ultimi sviluppi».
3Secondo lei cosa farà Rossi? «Non voglio dare giudizi, insegnare o parlare per altri. E Valentino per quanto fatto in carriera si è guadagnato il diritto di decidere quel che vuole. Io so che quando ho iniziato a vincere meno, ho cominciato a pensare che forse il mio tempo stava finendo. Mi sentivo male, umiliato a leggere sui giornali che Agostini era finito solo perché ero arrivato secondo. È una cosa personale. Io non me la sentivo, ma se ad altri questo non dà fastidio perché fermarsi?».
3La Yamaha ha gettato le basi per dominare i prossimi anni? «Penso di sì. Ma stiamo attenti, perché il loro rivale è Marquez. Che adesso si troverà accerchiato, ma gira di qua, gira di là, resta l’uomo da battere. Però la Yamaha si sta avvicinando: se Viñales si troverà bene con la nuova moto, se Quartararo, che è ancora un bambino, sarà guidato bene, mi aspetto un gran campionato, con qualche difficoltà in più per Marc».
3Liberando Lorenzo dal contratto che aveva, la Honda non ha fatto un grosso errore? «Forse Lorenzo non era un problema. Ha un grande Marquez che detta legge, la Honda non ha bisogno di altro. Jorge non può fare miracoli: Marc ha corso al suo fianco un anno e l’ha umiliato, non è che se ora Lorenzo torna, lo batte».
3La Ducati è la sconfitta di questo avvio di mercato.
«Ho sentito dire che era abbastanza vicina a Viñales: se è vero, doveva portarlo via alla Yamaha. Con Dovizioso non si sanno i rapporti, quanto continuerà... dovrebbero dimenticare gli attriti, per un pilota è importante sentirsi prezioso».
3Domani Iannone sarà giudicato alla Disciplinare Fmi nel caso di doping.
«Iannone... è un bel problema. È un peccato, perché per me era un talento. Ha fatto errori, come tutti, però era uno che doveva rimanere più terra terra, in famiglia. Senza idee di grandi macchine, aereo privato... E lo dico perché mi spiace, non per criticare».
3 La sorpresa del prossimo campionato sarà...?
«Io credo in Quartararo».