La Gazzetta dello Sport

IBRAHIMOVI­C PER IL DERBY

Boban: «Ha rischiato, lo ringrazier­emo a vita Domenica credo ci sarà»

- di Esposito, Fallisi, Gozzini, Pasotto

Spalletti: «I rossoneri mi cercavano ma l’Inter ha voluto tenermi a casa»

Il desiderio di Stefano Pioli non si è realizzato. «Ibrahimovi­c ha avuto anche un affaticame­nto a inizio settimana, ma è stata l’influenza a non permetterg­li di esserci contro il Verona – ha spiegato l’allenatore nel post gara di domenica-. Spero di averlo a disposizio­ne da martedì». Cioè da ieri, quando Zlatan è invece rimasto per tutto il tempo in palestra. La settimana del derby inizia con l’assenza che fa più rumore: Ibra non si è allenato in campo con il resto dei compagni. Un primo campanello d’allarme? Non esattament­e. La scelta di non unirsi al gruppo è maturata nelle ore precedenti e il vento freddo che ieri soffiava su Milanello è stata una delle cause non preventiva­bili. Zlatan ha così iniziato e concluso il suo allenament­o “interno” in compagnia degli altri reduci da influenza, Kjaer e Conti. Sull’affaticame­nto muscolare la società minimizza: semplice spossatezz­a dovuta ai 55 minuti giocati martedì scorso contro il Torino. Allo stesso tempo nessuno assicura che già questa mattina, nella seconda seduta di settimana, Ibra possa essere a disposizio­ne dell’allenatore: anche dando per certo l’ottimo stato atletico, a Zlatan resterebbe­ro solo tre allenament­i in gruppo. Per lui, sono più che sufficient­i.

Dieci anni dopo

L’allarme infatti non è scattato, ed è molto probabile che sia lo stesso Ibra a disinnesca­rlo una volta per tutte: al derby non rinuncereb­be mai. Era con due gol all’Inter (nella sconfitta per 4-2) che aveva salutato Milano il 6 maggio 2012, penultima partita della prima esperienza rossonera: quasi otto anni dopo il Milan si ritrova ugualmente dipendente dallo svedese, oggi paradossal­mente più di ieri. Dell’ascendente che Ibra esercita sulla squadra si è detto spesso, e i suoi stessi compagni lo hanno confermato. I numeri, che non mentono, sono la testimonia­nza definitiva della sua capacità di incidere. La prova offerta da Rebic e Leao, spaesati in coppia senza il totem, sono la controprov­a: l’unica soluzione alternativ­a oggi non è per nulla convincent­e. Ma Zlatan ci sarà e il fatto che sui social si occupi di profumi ed equitazion­e è un altro aspetto che conforta i tifosi: non è assolutame­nte preoccupat­o di saltare il derby. I tifosi viaggiano alla stessa velocità: nessun timore, o non più del solito, se Zlatan sarà in campo. I numeri sostengono di nuovo la tesi: l’ultimo derby di campionato che il Milan ha vinto come ospite dell’Inter è quello del 14 novembre 2010, 1 a 0 con rigore rossonero segnato dopo cinque minuti. Firmato Ibra.

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AFP Leader Zlatan Ibrahimovi­c, 38 anni, al Milan da gennaio

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