La Gazzetta dello Sport

L’Inter a Spalletti: «Il Milan? Hai rifiutato la buonuscita»

I nerazzurri offrirono all’ex tecnico un milione per liberarsi: il suo no ha fatto saltare il passaggio al Diavolo

- Di Carlo Angioni

Martedì la frecciata di Luciano Spalletti all’Inter sul suo mancato approdo al Milan, ieri mattina la risposta della società della famiglia Zhang. Il dialogo a distanza tra l’ex allenatore e il club nerazzurro si è arricchito con la seconda puntata e adesso forse può dirsi concluso. Luciano, tornato a parlare dopo tantissimo tempo, comincia due sere fa: «Non sono stato contattato dal Napoli – dice a Castellamm­are di Stabia, a margine della cerimonia di consegna di un premio –. Sono stato contattato dal Milan, come sapete dopo poco che ero stato esonerato. Poi è stato deciso di pagarmi rimanendo a casa e sono rimasto a casa». E ancora: «Ci sono stati dei ragionamen­ti e poi il finale è stato questo qui. Si prende atto delle conclusion­i a cui si è arrivati». Una provocazio­ne? Diciamo

un’interpreta­zione della vicenda che lo scorso ottobre l’aveva quasi portato sulla panchina dei rossoneri dopo l’esonero di Marco Giampaolo.

Offerta economica

Ieri l’Inter, interpella­ta dall’Ansa, dà una diversa ricostruzi­one a tutta la storia. Per il club di Suning è stato infatti l’ex allenatore – due qualificaz­ioni in Champions League nel curriculum ad Appiano – a rifiutare la buonuscita proposta dai nerazzurri: «Oltre al compenso maturato dal signor Spalletti la società aveva proposto un’ulteriore offerta economica come incentivo all’esodo, che non è stata accolta dall’allenatore». Spalletti, esonerato il 30 maggio per far spazio ad Antonio Conte, è sotto contratto con i nerazzurri fino al giugno 2021. Quando il Milan l’8 ottobre saluta Giampaolo, punta subito su Luciano: a quel punto l’Inter e il tecnico di Certaldo provano a trovare un accordo per liberarlo e permetterg­li di trasferirs­i a Milanello. L’Inter, che paga a Spalletti uno stipendio annuo di 4,5 milioni di euro e che quindi ha interesse a non avere più un ingaggio pesante (visto che Conte guadagna 11 milioni netti), aveva offerto all’allenatore una transazion­e. In soldoni: ti versiamo l’ingaggio sino alla fine del 2019, per un totale di un milione, e poi sei libero di firmare per il Diavolo. Luciano, però, non si accontenta e rilancia. Voglio essere pagato sino a giugno 2020, il succo del discorso fatto recapitare ai dirigenti di viale della Liberazion­e. Che a quel punto fanno saltare il tavolo: un accordo così non è convenient­e per le casse interiste, Spalletti non può certo essere liberato a quel prezzo. Ecco che allora al Milan arriva Stefano Pioli, pronto adesso a giocarsi il primo derby sulla panchina rossonera. Ma questa è tutta un’altra storia.

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ANSA Sul mercato Luciano Spalletti, 60 anni, ex tecnico nerazzurro

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