Zlatan corre già verso il derby Il Milan ritrova il suo totem
Lo svedese ha lavorato ancora a parte, ma è tornato ad allenarsi sul campo: oggi è atteso per il rientro in gruppo. Rosa al completo per la sfida all’Inter
Come si allena un leone? In disparte fino a metà della settimana, per poi aggregarsi al branco quando il giorno della grande caccia si avvicina. Per ricordare a tutti che non potrà mancare all’appuntamento degli appuntamenti, intanto, re Zlatan ha diffuso il messaggio nella savana dei social, dove non ci sono rivali nerazzurri da temere: i suoi follower su Instagram sono 41,5 milioni, oltre 9 volte quelli dell’Inter. E così il video postato ieri mattina dallo svedese sul proprio profilo, con il “ruggito” di Ibra in un prepartita accompagnato dalla frase «I leoni non sembrano esseri umani» ha tranquillizzato i tifosi milanisti prima ancora che filtrassero notizie da Milanello: il gigante sta scaldando i motori e carica il branco in vista del derby, non potrebbe esserci bollettino medico più affidabile di una gif visualizzata da più di quattro milioni di persone.
Corsa e fiducia
I passi avanti in allenamento sono meno appariscenti di quelli da smartphone, ma molto più concreti. Soprattutto, convergono nella stessa direzione: ieri Ibrahimovic ha proseguito nel lavoro personalizzato ma ha lasciato gli attrezzi della palestra utilizzati martedì per dedicarsi alla corsa sul campo di Milanello. Non ancora in gruppo, ma ci siamo quasi. Quel che conta è che l’influenza che lo aveva fermato alla vigilia della partita con il Verona è stata definitivamente smaltita, e più in generale che tutta la condizione fisica è migliorata: Ibra si è messo alle spalle anche il leggero affaticamento al polpaccio che lo aveva infastidito all’inizio della scorsa settimana e adesso sta procedendo con cautela, senza forzare. Regola seguita pressoché da tutti i giocatori che recuperano da uno stop, a maggior ragione se il calciatore in questione è un 38enne che deve dosare le energie tra campionato e Coppa Italia da qui a maggio. L’ottimismo cresce anche perché Zlatan è stato il primo a minimizzare i problemi che hanno portato allo stop pre-derby: «Fosse stato per lui – ha svelato l’altro giorno il Cfo rossonero Boban – avrebbe spinto per esserci anche con l’Hellas». Se ancora ce ne fosse stato bisogno, il pareggio con la squadra di Juric ha dato la controprova che tutti aspettavano: senza Ibra il Milan torna a incartarsi nei vecchi difetti che fino a dicembre lo avevano confinato nell’anonimato di metà classifica. L’attacco non graffia (il gol di Calhanoglu al Verona è arrivato su punizione) e in squadra si chiudono i rubinetti della personalità: chi – come Rebic, Castillejo o lo stesso Leao, che affiancherà Ibra anche nel derby – sembrava aver rubato allo svedese un pezzettino di ferocia “da leone” si è ritrovato nel giro di una partita senza guizzi né cattiveria sottoporta.
Rosa al completo
Domenica tutte le tessere dovrebbero tornare al posto giusto, anche perché alle buone notizie sul fronte Ibra si aggiungono quelle sul resto della truppa: Krunic e Biglia erano già tornati in gruppo martedì, ieri si sono aggiunti Kjaer e Conti, debilitati da febbre e tonsillite nei giorni scorsi e ora recuperati (il danese dovrebbe andare in panchina per Musacchio, l’ex Atalanta è favorito su Calabria). Pioli, che per la sfida all’Inter ritrova Bennacer al rientro dalla squalifica, di fatto ha a disposizione tutta la rosa (out solo il lungodegente Leo Duarte) e ieri si è soffermato soprattutto sulle esercitazioni tecniche, mentre alla tattica comincerà a lavorare da oggi, quando Ibrahimovic riprenderà molto probabilmente il suo posto insieme ai compagni. A volere essere maliziosi torna tutto: non si sarebbe mica potuto iniziare senza Zlatan...
Condizione Si procede con calma ma c’è grande ottimismo
Gli altri Musacchio e Conti in pole su Kjaer e Calabria, in avanti Leao
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