Il più rapido, mai marcabile Se sta bene
DC11 probabile dal 1’ anche a Verona Ma alla lunga, quante partite salterà?
Douglas Costa è il jolly del mazzo bianconero. Con lui vale tutto, quaranta giorni di assenza oppure quattro giocate decisive in 20 minuti. Più spesso, quaranta giorni di assenza e poi quattro giocate decisive in 20 minuti, come se la logica non esistesse. DC11 è il contrario della costanza robotica di Ronaldo e, del resto, è allo stesso tempo uno dei giocatori con più talento in Europa e non uno dei primi 500 per applicazione fuori dal campo. Se è in forma, però, non si prende e Sarri lo sa bene perché il suo Napoli ha perso lo scudetto 2018 anche per le libere interpretazioni di Douglas, decisivo in quella primavera con gol e dribbling. In questo campionato si è visto a intermittenza: 11 minuti in tutto ottobre, un’oretta a novembre, 10 minuti a dicembre. L’unico grande lampo è stato in Champions League, a Mosca: slalom speciale e palla in porta contro la Lokomotiv, quando la partita sembrava finita 1-1.
Dribbling ed equilibrio
Douglas ha buoni argomenti per la candidatura... e anche per questo sembra favorito per giocare ancora a Verona sabato sera. È l’unica ala pura e l’unico giocatore che, a destra, può rientrare fino a diventare un quarto di centrocampo. Questo, con Sarri all’eterna ricerca di equilibrio, conta. L’altra grande qualità della casa è la rapidità nei primi metri, la capacità di saltare un uomo: se il difensore sbatte gli occhi, Douglas parte... e arrivederci. La stessa rapidità gli permette di arrivare sul fondo - il cross non è la soluzione più amata alla Juventus - e di dare una mano in riaggressione, quando si tratta di recuperare una palla persa in tre secondi. Ma al di là di tutti i ragionamenti, con Costa la questione resta la solita. Ma alla fine, per quante partite riuscirà a essere disponibile?
TEMPO DI LETTURA 1’30’’
STAGIONE 29
partite
20 8
gare da titolare
gol