«LA F.1 DEL FUTURO TANTO EQUILIBRIO COSTI RIDOTTI E SVOLTA VERDE»
Ross: «Spero in una lotta fra Red Bull, Ferrari e Mercedes. Viaggi in treno e stop ai motorhome. La Cina? Forse a fine stagione»
Coronavirus permettendo, comincia la corsa più lunga di sempre. Comincia la stagione dei 22 GP (sempre che Shanghai sia confermato) e di Lewis Hamilton a caccia del 7° sigillo per mettersi nel Pantheon di fianco a Michael Schumacher. Ma sarà anche l’ultima annata di una F.1 così come la conosciamo, l’ultima prima dell’inizio di una svolta che si annuncia graduale ma che sappiamo sarà inesorabile, così come la intendono a Liberty Media. La guida, sotto l’aspetto tecnico e sportivo, Ross Brawn. Ovvero – piuttosto curiosamente – l’uomo che più di tutti incarna il modello del passato, la Formula 1 dei primi vent’anni di questo secolo, da lui dominati come padre della Ferrari di Schumacher e precursore della Mercedes padrona dell’epoca attuale.
3Cominciamo da Lewis Hamilton, dal record che insegue e che cambierebbe i libri della Formula 1...
«Per i tedeschi, e per tanti tifosi nel mondo potrebbe essere un dispiacere, ma Lewis merita tutto quello che ha, si merita tutti i campionati che ha vinto. Li merita anche perché si è trovato nella squadra giusta al momento giusto. Ma soprattutto perché ha fatto un lavoro fantastico, da anni è al picco delle sue performance, senza commettere errori».
Due grandissimi Hamilton è molto rigoroso, ma Schumi era più attento ai dettagli
3Quali sono le differenze tra Hamilton e Schumacher? «Hanno corso in ere differenti, con auto differenti. Hanno personalità molto diverse. Non voglio essere frainteso, perché Lewis è incredibilmente professionale, ma Michael era più attento ai dettagli. Lo era per forza di cose: Lewis non ne ha bisogno, adesso gli ingegneri sanno già tutto e i piloti non hanno bisogno di dire granché. Ai tempi di Michael i loro input erano fondamentali . E lui sapeva essere decisivo». 3Quelli che cercano di impedire a Lewis di eguagliare il record quante chance hanno nel 2020?
«La Honda ha fatto un lavoro impressionante nello sviluppo del motore negli ultimi 12-18 mesi. Se continua così credo che la Red Bull sarà piuttosto forte. La Ferrari l’anno scorso ha avuto un po’ di alti e bassi, ma ha fatto anche alcune grandi gare. poi c’è la McLaren, che è molto progredita, ma penso che resterà una questione equilibrata tra i tre Top Team».
3Che è il limite di questa Formula 1...
«I risultati sono il riflesso della differenza di budget tra le prime tre squadre e le altre. Un delta che negli anni è aumentato in modo drammatico. Quindi dobbiamo cambiare e dobbiamo pensare soprattutto a come cambiare. Come ovviare a questo problema mantenendo però la nostra anima, l’integrità, la meritocrazia. Dobbiamo fare in modo che il nostro sport resti una affascinante combinazione tra abilità umana e sfida tecnologica».
3Da qui l’esigenza di limitare i costi e del budget cap già approvato nelle regole del 2021... «Stando ai bilanci, Mercedes spende quasi mezzo miliardo di sterline (590 milioni di euro, ndr). Noi non pensiamo che sia una situazione buona. E infatti un po’ di anni fa abbiamo avuto anche otto squadre diverse sul podio, mentre l’anno scorso sul podio sono andati solo tre piloti non dei Top Three Team. Perché comincino a vedersi gli effetti del budget cap serviranno due o tre anni. E in ogni caso il budget cap da solo non può bastare. Per questo abbiamo ripensato a una più accurata redistribuzione dei premi. Sono provvedimenti di cui abbiamo bisogno, se non vogliamo perdere squadre come è accaduto per la crisi del 2008».
3La situazione della Williams è delicatissima...
«Siamo preoccupati. Ha avuto un paio di anni difficili e non può andare avanti così, rischia di perdere sponsor e piloti. Spero che appunto la nuova redistribuzione dei premi l’aiuti, perché è la storia del nostro sport. Incrociamo le dita».
3Bisogna limitare i costi ma i GP aumentano...
«Sì, ma con formato ridotto, si passa da quattro a tre giorni. Quindi il numero complessivo di giorni di gara diminuisce. Così come il tetto dei costi dovrebbe ridurre il numero degli ingegneri».
3 Tutti i provvedimenti andranno definiti nel concreto... «Lo saranno nel corso dell’anno. E dovrà cambiare anche la governance, il modo in cui vengono prese le decisioni. Occorre snellire la procedura, soprattutto per le decisioni tempestive, quelle che si prendono in corsa. Dal 2021 non dovrà più essere necessaria l’unanimità. Il tutto soggetto ai termini che avrà il rinnovo del patto della Concordia».
3Sempre sulle nuove regole del 2021 si è fatto molto riferimento alla sostenibilità...
«È un’esigenza che non possiamo ignorare. Sostenibilità economica, come abbiamo detto fin qui. E sostenibilità ambientale, a cui dobbiamo tendere attraverso la tecnologia, penso ad esempio a carburante sintetico meno inquinante. E attraverso la logistica: stiamo pensando a incrementare gli spostamenti del materiale via treno, dove possibile. E magari a rinunciare ai motorhome, così come facciamo già fuori dall’Europa».
3Al proposito: com’è la situazione per il GP di Shanghai con l’emergenza Coronavirus? «Molto difficile. Attendiamo notizie degli organizzatori locali per prendere una decisione definitiva. Tutti gli eventi pubblici e sportivi di marzo sono stati cancellati, e noi siamo a metà aprile (ieri la Shanghai Sports Association ha chiesto alle federazioni di sospendere gli eventi fino a fine contagio, ndr). Non vogliamo mettere a rischio nessuno, a cominciare da quelli che devono andare là per primi a preparare. Il limite è tra una settimana, massimo due. Credo ci sia la possibilità che non si faccia ad aprile e che venga magari posticipato più in là nella stagione»
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Dobbiamo cambiare per ridurre il gap fra tutti i team, ma senza perdere la nostra anima
Ross Brawn d.t. della F.1