Viviano si scalda, l’Inter riflette
Porta da blindare: Handanovic resta out, Padelli non basta, si valuta l’ex Spal
All’Inter ci è già stato una volta: sei mesi, zero gare giocate, un legamento crociato (anteriore) rotto. Ora ci riprova dopo altri sei mesi di inattività: stavolta niente infortuni, ma solo un’avventura allo Sporting Lisbona iniziata male e finita con una rescissione. Emiliano Viviano è la possibile soluzione d’emergenza al “problema portiere”. Possibile, perché Viviano ha fatto le visite mediche ed è stato ad Appiano, ma l’Inter non ha ancora deciso se tesserarlo. Problema portiere, perché sì, l’Inter ha un problema fra i pali: Handanovic non è pronto, non lo sarà per la Lazio e tantomeno, ovviamente, per la Coppa Italia. Il tutore non basta, l’idea di recuperarlo per il derby era a metà fra la speranza e la pretattica. I tempi si allungano, o meglio si uniformano a quelli classici per una “infrazione ossea” di un dito, anche se il mignolo, per un portiere: l’iter “normale” prevede sempre di almeno un mese di stop. In casa Inter sperano ancora di accorciarli, ma prudenza e calendario affollato (8 gare che possono diventare 9 nel prossimo mese) invitano a correre ai ripari.
Il vice-Padelli
La prestazione di Padelli di domenica sera, non completamente convincente, ha influito fino a un certo punto. Anche se l’ex-Toro avesse fatto i miracoli, probabilmente il telefono del 34enne Emiliano, svincolato da fine settembre, avrebbe squillato comunque. Tommaso Berni ha scontato la squalifica, torna a disposizione da domani, ma non gioca una gara ufficiale dall’ottobre 2012: oltre sette anni senza giocare renderebbero il ricorso al 36enne Tommaso un “salto nel buio”. Berni è utile nello spogliatoio e in allenamento, ma non dà le necessarie certezze in versione “agonistica”. Dietro a quei due resta Filip Stankovic, figlio d’arte, ragazzo di talento e carattere, ma pur sempre un diciassettenne senza alcuna esperienza: lanciarlo titolare, anche in situazione di emergenza, nel bel mezzo di una corsa scudetto non sembra una soluzione saggia. Insomma, Padelli è “senza rete” e il club sta pensando a Viviano come possibile assicurazione. Se sceglierà di metterlo sotto contratto, il toscano sarà almeno inizialmente la riserva di Daniele. Ieri il portiere, che in questi sei mesi dopo il ritorno dal Portogallo si è allenato “ospite” della Sampdoria, ha svolto tutto il classico iter di visite mediche (Humanitas e Coni) e poi una serie di test fisici ad Appiano Gentile.
Sotto esame
Svincolato, ieri ha svolto le visite mediche e altri test ad Appiano
Samir k.o.
Lo sloveno salta anche la Lazio. Rimpianti per il giovane Radu...
Oltre alla salute, l’Inter ne vuole valutare la forma, e si prenderà almeno ancora la giornata di oggi per rifletterci. Poi deciderà se offrirgli un contratto di sei mesi e inserirlo anche come sostituto temporaneo di Handanovic nelle liste Uefa (si può, per un periodo di almeno un mese): al momento la decisione non appare scontata.
Rimpianti Radu
Perché in fondo la situazione appena descritta, con Padelli indispensabile, potrebbe anche risolversi nel giro di tre partite. Handanovic anche questa settimana proverà ad allenarsi e valuterà in base alle sensazioni e ai rischi (da non correre). Salterà il Napoli, salvo colpi di scena la Lazio e con meno rimpianti l’andata di Europa League col Ludogorets: il progetto sarebbe farlo tornare con la Samp, il 23 febbraio, una settimana prima della “resa dei conti” con la Juventus. Certo la tempistica del suo infortunio è stata beffarda: il mignolo ha fatto crac poche ore dopo il passaggio di Ionut Radu in prestito al Parma. Col senno di poi, una decisione che all’Inter sicuramente rimpiangono. Ma anche col senno di allora (preinfortunio) forse trattenere il romeno rientrato dal Genoa, che dà molte più sicurezze di Padelli, poteva essere una scelta vincente, per affrontare le tre competizioni senza patemi.