CARICA AMBIENTALE
Lazio, euforia da Leicester San Siro coccola l’Inter Juve, crepe da intonacare
Chiamatela “magia Leicester” o quel che volete. Ci sono stagioni che nascono senza esagerate ambizioni e poi, per una combinazione chimica misteriosa, si trasfigurano in avventure gloriose. Potrebbe essere il caso della Lazio, che sta surfando sull’euforia collettiva dell’ambiente e su un’empatia unica tra le varie componenti (società, squadra, tifosi) che in genere porta lontano. Alla fine i protagonisti si convincono di essere al centro di una predestinazione e ne assecondano lo svolgimento con il massimo della fiducia. È quanto sta succedendo alla Lazio. Domenica scorsa, dopo lo svantaggio, la squadra del bravissimo Inzaghi è stata presa in braccio dall’Olimpico intero e accompagnata fino alla vittoria. Nessuna squadra del campionato oggi gode di questa spinta ambientale, di questo entusiasmo energizzante. Anche l’Inter però, quanto ad affetto di popolo, non è messa male. Conte ha rigenerato fede e pensiero positivo. San Siro è sempre pieno e stretto attorno alla squadra. C’è da credere che lo sarà fino alla fine e che, se servirà la spinta decisiva per tuffarsi con il petto sul traguardo, non mancherà. Soprattutto se Eriksen porterà quell’allegria di gioco che spesso i tifosi nerazzurri hanno atteso invano. In questa particolare graduatoria, la Juve sta in fondo. Al momento. Domenica scorsa Dybala ha dovuto zittire i fischi, nonostante la vittoria sul Brescia. I tifosi si aspettavano di più, in termini di qualità di gioco, promessa in estate, ma anche di risultati: Supercoppa persa e sconfitte non banali a Napoli e Verona. L’empatia ambientale è al minimo sindacale: s’intuiscono scollature in società tra chi ha voluto Sarri e i nostalgici del vecchio corso, tra giocatori scettici e giocatori più disposti al nuovo. Dovranno essere bravi mister e squadra a intonacare le crepe con prestazioni e risultati, nel momento chiave della stagione. Basterà poco per riavere lo Stadium compatto dalla propria parte e per godere della solita spinta poderosa verso un nuovo scudetto. E magari altro.