Candreva e Young padroni in fascia Un segnale positivo nella notte più dura
Contro la Lazio gli esterni sono piaciuti: con Biraghi e Moses, reparto al completo
La serata dell’Olimpico ha lasciato diversi punti interrogativi in casa Inter, ma ha anche consegnato ad Antonio Conte nuove certezze. Anche nelle partite più complicate, il lavoro degli esterni si è confermato all’altezza della situazione e le due catene hanno funzionato molto bene, sincronizzate nei movimenti, costanti nel loro martellamento al fortino avversario. E il gol ha visto protagonisti i due esterni: Antonio Candreva ha costretto Strakosha alla respinta maldestra con un missile da fuori area. E sulla ribattuta Ashley Young è stato il più lesto a fiondarsi sul pallone: volée di destro schiacciata a terra e palla in rete. Il primo gol italiano dell’inglese sembrava poter indirizzare il match in tutt’altra direzione: in quel momento l’Inter aveva riagganciato in testa la Juve ma soprattutto spinto la Lazio al meno quattro in classifica. Fosse finita così, la rete di Young avrebbe avuto un sapore decisamente più dolce. «Sono felice per il gol, ma avrei preferito vincere la partita e portare a casa i tre punti», ha commentato a caldo l’esterno ex Manchester United, analizzando poi la sfida senza fare drammi: «Abbiamo perso la gara, dovevamo dare di più e adesso ci riproveremo alla prossima. Noi pensiamo a noi e non agli altri. Noi pensiamo a lottare, crediamo in noi stessi, siamo tre punti indietro, ma guardiamo al prossimo match». E ieri sui social è tornato sul match, per rendere omaggio ai tanti sostenitori che hanno accompagnato la squadra all’Olimpico: «Ci sono ancora molte partite, continueremo a combattere. Grazie ai più di 10 mila tifosi che hanno viaggiato verso Roma per sostenerci».
L’inglese Gioia del gol rovinata dal k.o. «Manca tanto ci rifaremo...»
Corsie protette Asamoah fuori, ma il ruolo ora ha tanti interpreti per più soluzioni
Sulle ali
Al di là dei proclami, c’è un dato di fatto: le fasce – che nella filosofia calcistica di Conte sono di fondamentale importanza – non fanno mai mancare il loro contributo e l’arrivo di Young ha alzato di tanto il livello di qualità della fase offensiva. Young è il jolly che mancava: gioca a destra o a sinistra senza distinzione, garantendo cross sempre tagliati e insidiosi per gli avversari. Contro la Lazio, per un tempo, ha stravinto il duello con Marusic ed è arrivato al cross quattro volte, costruendo due occasioni da gol. Meglio di lui ha fatto solo Candreva, autore di 7 cross. Antonio è sicuramente la prima vittoria da allenatore dell’Inter di Conte: l’ex c.t. è riuscito a recuperare un giocatore che con Spalletti sembrava finito ai margini del progetto nerazzurro, destinato alla fase del tramonto della carriera.
Reparto completo
E invece Candreva c’è, nello spirito di sacrificio oltre che nel solito apporto offensivo: su e giù per la fascia senza risparmiarsi mai una rincorsa o un affondo, con una straordinaria puntualità nelle diagonali difensive. E contro la Lazio ha superato con largo anticipo le presenze dello scorso campionato (19 contro 18), ma è sopratutto il confronto del minutaggio a segnare la differenza: la sua presenza in campo è più che raddoppiata, con 1.267 minuti giocati contro gli appena 493’ dell’ultimo anno con Spalletti. Insomma, al di là della sconfitta che brucia, a Roma Conte ha avuto l’ennesima conferma dai suoi esterni. Un reparto ora davvero completo: Biraghi è stato tra i più utilizzati negli ultimi mesi e ha sempre fatto il suo dovere, mentre l’altro neo acquisto Moses è riuscito a lasciare il segno nel derby, con l’assist per Lukaku per il definitivo 4-2. Nel ruolo più soggetto all’usura, l’Inter sembra avere infinite energie e tante nuove soluzioni. Un’arma chiave nella volata scudetto.