La Gazzetta dello Sport

Chiellini, è una corsa a tappe Lanciata la volata: vuole l’Inter

Il capitano ha chiesto di giocare domani o giovedì in amichevole. Torna dal 1’ con Conte? A marzo atteso anche Khedira

- Di Luca Bianchin

Cercasi sparring partner per partitella di metà settimana. Ritrovo a metà pomeriggio a Torino, portare scarpe con i tacchetti ma, cortesemen­te, non usarli contro il difensore centrale con la fascia. Giorgio Chiellini domenica è tornato in campo, prima di quanto lui stesso osasse sperare. Il capitano della Juventus ha giocato 15 minuti con il Brescia e Sarri ha dato appuntamen­to a tutti per metà settimana: «Vedremo se riusciremo a fargli fare una partita con l’Under 23 o l’Under 19». Il giorno designato potrebbe essere domani, con giovedì come alternativ­a, data meno problemati­ca ma forse un po’ troppo vicina a sabato, quando Chiellini sarà l’unico centrale in panchina in Spal-Juventus. Rugani-De Ligt sarà la coppia titolare di Ferrara - Bonucci è squalifica­to -, con il numero 3 come unica alternativ­a in mezzo alla difesa. La corsa a tappe verso un rientro da titolare, invece, è meno semplice di quanto si possa pensare.

L’incastro

Il quarto d’ora di Juve-Brescia è stato favorito dal doppio vantaggio e dal ritmo (basso) della partita: il Brescia, a 12 minuti dal 90’, aveva già mandato gli ambasciato­ri per presentare la resa. Tornare da titolare nelle due partite chiave di questo fine inverno - la trasferta di Lione e lo scontro diretto con l’Inter comporta tutto un altro sforzo. Aouar non è Bjarnason e Lukaku dà più fastidio di Balotelli. Per questo Chiellini chiede una tappa intermedia, un’amichevole contro una squadra delle serie minori, magari di D, come fatto a metà della scorsa settimana contro il Chisola, club di Eccellenza. «Chiello» giocherebb­e con l’Under 23, l’Under 19 o magari con una selezione di giovani. L’U19 infatti mercoledì pomeriggio sarà in campo per il ritorno della semifinale di Coppa Italia Primavera con la Fiorentina. Organizzar­e non è sempliciss­imo ma probabilme­nte è necessario: la Juve ha scoperto di avere bisogno di Chiellini in forma. E una mano potrebbe darla anche Khedira, un po’ in ritardo rispetto al capitano: dovrebbe tornare a inizio marzo, tra Milan, Bologna e Lecce.

Quando torna dal 1’?

I pronostici quindi sono aperti. Rivedere «Chiello» contro il Lione è improbabil­e ma non impossibil­e. Più logico immaginarl­o in fila a centrocamp­o contro l’Inter, anche se tutto andrà considerat­o nei prossimi giorni. I progressi vanno valutati giorno dopo giorno, con pensieri contrastan­ti. Qualcuno invita alla calma: a 35 anni non è il caso di rischiare e gli altri centrali della Juve sono De Ligt e Bonucci, due titolari di Olanda e Italia. Chiellini però spinge, forza: ha un Europeo da giocare - Mancini lo ha sempre aspettato - e una Champions League in testa. Per i quarti, quando gli dei del sorteggio potrebbero essere più cattivi, vuole essere al massimo. Non è un caso che il 3, da capitano, abbia accelerato nelle ultime due settimane, quando Sarri e la Juve hanno fatto capire di avere bisogno della sua presenza, delle sue urla, della sua capacità di mettere il cartello «chiuso» fuori dalla porta di Szczesny.

Una vita al mattino

Guardare indietro fa capire che il tempo non è stato sprecato. Chiellini si è fatto male il 30 agosto, si è operato il 3 settembre a Innsbruck e ha subito scritto il piano di rientro. Obiettivo: fine febbraio. Si è allenato al mattino con un fisioterap­ista, non si è mai abbattuto, ha usato il sorriso come arma per affrontare le difficoltà. È stato vicino alla squadra con la sua presenza, soprattutt­o nelle partite in casa, se necessario con le stampelle. Il 4 febbraio, giusto due settimane fa, si è allenato per la prima volta con la squadra e domenica si è quasi messo in campo da solo. Facile abbia già fatto anche il check in online per Lione.

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