La Gazzetta dello Sport

Pjanic, niente lesione: forse c’è con la Spal, ok per Lione

Solo un affaticame­nto all’adduttore: il bosniaco pronto di sicuro per la Champions. Sarri non perde il faro

- Di Matteo Pierelli

Un sospirone di sollievo. Bello profondo. Perché la Juve temeva uno stop ben più lungo e invece le condizioni di Miralem Pjanic sono tutto sommato buone. Il centrocamp­ista bosniaco dovrà soltanto restare a riposo qualche giorno per smaltire l’affaticame­nto muscolare all’adduttore destro, che lo ha costretto ad uscire dopo soli sette minuti dal suo ingresso in campo contro il Brescia. Pjanic, apparso arrabbiati­ssimo mentre si dirigeva verso la propria panchina dopo la sostituzio­ne, sarà valutato nei prossimi giorni per capire se potrà tornare a disposizio­ne di Maurizio Sarri già per la sfida di campionato di sabato contro la Spal (difficile), oppure se per il rientro dovrà aspettare mercoledì 26, quando la Juve andrà a Lione, dove tra l’altro Pjanic ha giocato dal 2008 al 2011.

Stop brevi

Già altre tre volte nel corso di questa stagione il regista aveva accusato problemi agli adduttori (a settembre contro la Fiorentina, a ottobre a Lecce e a novembre in Bosnia-Italia), tornando poi comunque nel match immediatam­ente successivo allo stop. Alla fine, per infortunio, ha saltato solo la partita contro il Genoa, e nella classifica dei giocatori più utilizzati in tutte le competizio­ni è al terzo posto (assieme a Dybala) con 31 gettoni: davanti ha solo Bonucci e Higuain con 32. Ad ogni modo, gli esami svolti hanno escluso lesioni all’adduttore destro e Sarri può sorridere visto che non dovrà rinunciare a un giocatore fondamenta­le per il suo gioco, al cervello della squadra che ha comunque bisogno di ritrovare il ritmo giusto, dopo quest’ultimo periodo di appannamen­to. Il bosniaco avrebbe dovuto essere il perno della rivoluzion­e tattica della Signora che sta procedendo tra accelerate (poche) e frenate. Il ritorno al regista puro è stato uno dei primi dogmi del nuovo corso Sarriano, che puntava a far passare buona parte del gioco dal perno di centrocamp­o.

Su e giù

Da qui il famoso «mister 150 palloni», riferito a Pjanic, annunciato fin dalla conferenza stampa di presentazi­one di Sarri

a luglio e che a più riprese è stato evocato. Una cifra simbolica, forse un’utopia, ma che è stata sfiorata da Pjanic nella partita contro il Cagliari (vinta da bianconeri 4-0) in cui è arrivato a toccare ben 142 palloni. Tutto questo succedeva a inizio anno, il giorno della Befana, e da allora il rendimento del bosniaco è sceso. Come, guarda caso, quello di tutta la squadra, che se è dove è (in testa alla classifica in A, agli ottavi di Champions e in semifinale di coppa Italia) lo deve più che altro alle fiammate dei singoli.

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IPP Out Miralem Pjanic, 29 anni, mentre esce dal campo contro il Brescia

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