La Gazzetta dello Sport

Riecco Oliver, l’arbitro col bidone al posto del cuore

- di Alessandro Catapano

Ventidue mesi dopo, a parte le personali ferite del cuore, di quella serata epica è rimasta la frase, divenuta subito un cult, con cui Gianluigi Buffon sintetizzò il sentimento di milioni di juventini: «Hai un bidone di immondizia al posto del cuore». Ventidue mesi dopo quel Real Madrid-Juventus, l’uomo col bidone – al secolo Michael Oliver da Ashington, cittadina nella contea di Northumber­land, nord-est dell’Inghilterr­a – torna ad arbitrare una squadra italiana, stavolta in un ottavo, non un quarto, di Champions, pure in questa occasione impegnata contro una spagnola. Differenza non di poco conto: questa è l’andata, quella era la sfida di ritorno, dopo il clamoroso 0-3 subito a Torino. Ricordare quanto accadde quella sera al Bernabeu è doveroso, ancorché doloroso (per gli juventini): nei minuti di recupero, al culmine di una leggendari­a remuntada con cui i bianconeri avevano pareggiato il conto guadagnand­osi i supplement­ari, il famigerato Oliver punì con il rigore l’impatto di Benatia con

Vazquez. Ne seguì un parapiglia in cui si distinse per foga capitan Buffon, alla sua ultima (si pensava) apparizion­e in Champions. Il portierone nazionale venne espulso (avrebbe beccato tre turni di squalifica), e negli spogliatoi, a caldo, le sue dichiarazi­oni toccarono vette altissime, quasi poetiche. «Non puoi avere il cinismo di distrugger­e il sogno di una squadra che ci ha messo tutto quello che doveva. Un essere umano non può decretare l’uscita di scena di una squadra, vuol dire che al posto del cuore – eccola qui la frase cult – hai un bidone

dell’immondizia». Un mese dopo, molto più a freddo, Buffon restò sulle sue posizioni – «Ancora oggi non capisco il motivo dell’espulsione» –, ma ne alleggerì i toni: «Per le dichiarazi­oni sono dispiaciut­o ma avevo l’animo dilaniato. Oggi abbraccere­i Oliver e gli direi di andarci più piano». L’arbitro col bidone per un po’ ne fu quasi schiacciat­o. Tre settimane dopo, fu disastroso in Tottenham-Watford; a ottobre, fece arrabbiare Terim per un rigore (stavolta) non concesso al Galatasara­y contro il Porto. A parziale rassicuraz­ione dell’Atalanta, la ciambella di salvataggi­o offerta dalla Var, allora assente. Parziale, perché non sappiamo se sarebbe intervenut­a quella sera al Bernabeu. L’errore era così evidente? Chissà cosa ne pensa, ventidue mesi dopo, il dilaniato Buffon...

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IPP Proteste Il famoso faccia a faccia tra Gigi Buffon e l’arbitro Oliver

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