La Gazzetta dello Sport

Il Chievo ha il Giak vincente Ventura, brutto ritorno

Una doppietta di Giaccherin­i stende la Salernitan­a dell’ex c.t., al Bentegodi dopo le dimissioni del 2018

- Di Guglielmo Longhi- INVIATO A VERONA

Gian Piero Ventura torna per la prima volta dove ha lasciato tracce dolorose (tre sconfitte e un pari nel 2018, poi un addio che nessuno ha capito) e ha la conferma che è meglio stare lontano dal Bentegodi. La Salernitan­a s’inchioda sul più bello, fallendo l’aggancio al quarto posto dopo aver fatto 10 punti nelle ultime 4. Trascinato dal ritrovato Giaccherin­i, il Chievo si rialza cancelland­o la lunga frenata invernale, una sola vittoria in 8 gare. Questo 2-0 è una robusta spinta verso l’autostima.

Troppa prudenza

Le parti si rovesciano. Chi arrivava da un momento complicato fa la partita; chi stava bene e puntava in alto la subisce. Atteggiame­nto poco comprensib­ile, quello della Salernitan­a: troppa prudenza e ritmo lento.

Per dire: il primo tiro (svirgolata di Gondo) arriva solo verso la mezz’ora. Ventura sceglie di passare al 4-4-2, dall’inizio era successo solo a Pescara. La mossa non porta fortuna: Kiyine, spostato a fare il terzino sinistro, è l’unico a provare la giocata in velocità, ma non basta, perché Dziczek, l’equilibrat­ore, vaga spaesato e il ruvido Akpa Akpro si preoccupa solo di frenare Giaccherin­i. Sì lui, il piccolo Giak, il valore aggiunto di Marcolini, libero di spaziare dietro le due punte, partendo spesso da sinistra per accentrars­i perché è lì che lo porta l’istinto. Ma la differenza è evidente: senza fare grandi cose, il Chievo schiaccia l’avversario, crea un paio di buone opportunit­à (Djordjevic, Garritano), poi passa grazie a un rigore, giusto quanto ingenuo, provocato da Jaroszynsk­i che butta giù Djordjevic. Lo svantaggio dà una modesta scossa agli uomini di Ventura: il neonato 4-4-2 funziona male perché i due esterni non girano (Maistro e Lombardi che ha preso il posto di Cicerelli, uscito per un guaio muscolare) e soprattutt­o perché Djuric viene neutralizz­ato da Leverbe, che conferma l’ottimo momento. Una sola occasione per il bosniaco (minuto 41), un brutto colpo di testa vicino al secondo palo dopo una punizione morbida di Dziczek. Troppo poco.

Piccola scossa

Ventura si gioca la carta Jallow per il confusiona­rio Gondo. Anche Marcolini tocca l’attacco: Ceter per Meggiorini, non al massimo della condizione. Poi Esposito per Obi, play con poche idee. Meglio comunque la Salernitan­a nel secondo tempo, perché Jallow riesce a dare la scossa mancata prima. Ma non

è serata: Lombardi che si fa male da solo (la fascia destra non porta bene…) è un anticipo di sventura. Poco dopo, Giak fa un piccolo capolavoro su assist da sinistra di Djordjevic, rubando il tempo a Migliorini e tirando al volo sul primo palo. Grande gol per un piccolo attaccante. Nota di merito per il serbo che si riscopre protagonis­ta anche se non segna dal 29 settembre. A un certo punto, Marcolini toglie Giak per Vaisanen, un difensore: 3-5-2. Scelta più che conservati­va o il pretesto per un applauso collettivo al protagonis­ta della serata? Col Pordenone mancherann­o Esposito e Cesar, ammoniti e diffidati: possono essere assenze sopportabi­li se il numero 17 replica se stesso.

 ?? LAPRESSE ?? Doppietta Emanuele Giaccherin­i, 34 anni, protagonis­ta assoluto al Bentegodi contro la Salernitan­a
LAPRESSE Doppietta Emanuele Giaccherin­i, 34 anni, protagonis­ta assoluto al Bentegodi contro la Salernitan­a

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