La Gazzetta dello Sport

Gattuso, l’Euro-sorpasso Il Napoli prende la rincorsa in vista del Barcellona

Il danese è già a 8 gol. «Sono cresciuto guardando Ronaldo. Bruno Alves il top»

- di Archetti, Brega, Malfitano

Corre, lotta, rientra, aiuta e, spesso, quando tira o colpisce di testa fa gol. Chi non vorrebbe avere un centravant­i così? Andreas Cornelius, di questo Parma che guarda con speranze persino all’Europa, è uno dei simboli.

3Otto gol finora: il segreto? «Solo duro lavoro: mi alleno per essere in forma per la squadra, non per me stesso».

3Come si trova a Parma? «Un posto piacevole. Io e la mia compagna frequentia­mo ristoranti, bar: bella città».

3Dove può arrivare il Parma? «L’obiettivo resta la salvezza. Ora siamo in una buona posizione, ma sappiamo tutti che è un campionato difficile».

3Il rapporto con D’Aversa? «Ogni giorno imparo cose nuove con lui, specialmen­te dal punto di vista tattico».

3Il suo idolo da bambino? «Ronaldo, il Fenomeno. Il brasiliano. Attaccante fantastico».

3Parma è soltanto una tappa della sua carriera o vorrebbe fermarsi qui?

«Sono molto felice qui, sento di essere nel luogo giusto».

3Se lei fosse un difensore, come affrontere­bbe Cornelius? «Di certo non cercherei di giocare uno contro uno, perché potrebbe essere difficolto­so contenermi fisicament­e».

3Il tratto principale del suo carattere?

«Quelli che mi conoscono dicono che sono un ragazzo felice, è la mia vita a rendermi tale: amo giocare a calcio, ho una bella famiglia e buoni amici».

3La qualità che apprezza di più in una persona?

«L’onestà».3Ci descriva la sua famiglia. «Ho una relazione molto seria con una ragazza e i miei genitori mi sono sempre molto vicini».

3Dopo aver segnato la tripletta al Genoa l’ha dedicata ai suoi nonni: perché?

«Erano arrivati in Italia per la prima volta ed erano allo stadio a vedermi giocare, avevano fatto un lungo viaggio nonostante l’età e volevo regalare loro una bella serata».

3Il suo peggior difetto? «Un po’ testardo, a volte».

3Il suo pregio maggiore? «Presto molta attenzione a come si sentono gli altri, cerco sempre di farli stare bene quando sono con me».

3Fuori dal campo, qual è il

Carattere «A volte sono un po’ testardo, amo le persone oneste»

suo passatempo preferito? «Videogioch­i, film e serie tv. E mi piacciono molto i musei».

3Se non avesse fatto il calciatore?

«Fin da bambino ho sempre sognato di fare il calciatore». 3Legge?

«Non moltissimo. Non amo i libri di fiction: preferisco le storie vere. Di recente ho letto un libro che mi è piaciuto molto e che tratta di una giornalist­a danese inviata nelle zone dei combattime­nti contro l’Isis. Amo i libri che ti insegnano sempre qualcosa».

3Se dovesse scegliere un eroe, cioè un uomo da seguire perché le ha dato l’esempio, chi scegliereb­be?

«Un esempio è qui: è Bruno Alves. Un vero profession­ista».

3La caratteris­tica principale del Parma?

«La mentalità, soprattutt­o. Tutti sono molto concentrat­i e danno tutto. Senza la mentalità giusta in campo non si lotta».

3Se sente il coro «We are red, we are white, we are Danish dynamite», a cosa pensa? «Mi ricorda la nazionale danese, soprattutt­o quella che fece i Mondiali del 1986: in Danimarca è considerat­a una squadra leggendari­a, più di quella che vinse l’Europeo nel 1992».

3Che cosa si aspetta dai prossimi campionati europei? «Abbiamo una squadra forte, con giocatori nell’età giusta. Possiamo ottenere buoni risultati».

3 Il suo calciatore ideale, oggi? «Lewandowsk­i: è bravo in tutto quello che fa».

3Chi vincerà lo scudetto? «La Juventus. E’ la squadra più forte e più esperta».

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Danese Andreas Cornelius, 26 anni, attaccante con già 8 gol all’attivo

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