Handanovic, altro rinvio. L’obiettivo è la Juve
Il capitano non si è ancora allenato con il pallone: con la Samp c’è Padelli Dubbio sul Ludogorets: rischio inutile
Dopo un anno in panchina a guardare le prime erano state uno choc, ma adesso sta quasi tornando routine. Soprattutto se difesa e avversari danno una mano, e ti permettono di passare una serata a giocare quasi unicamente coi piedi, come in Bulgaria. Daniele Padelli a Razgrad è arrivato alla tappa numero cinque del suo febbraio da titolare dell’Inter: non è stata l’ultima, domenica contro la Sampdoria ci sarà ancora lui. Handanovic non rientra, sullo sloveno il club sceglie la via della prudenza: anche ieri ad Appiano Samir non ha rischiato. Niente allenamenti con la palla, solo il solito lavoro per tenersi in forma e le terapie per la mano sinistra, quella con il mignolo con “infrazione”.
Obiettivo Juve
Il “rinvio”, se così lo si può definire, era stato praticamente annunciato dall’a.d. Marotta a Razgrad, con quel «si ristabilirà nel corso della prossima settimana». Conte lo aveva tacitamente confermato dopo il match, ribadendo la fiducia nel sostituto Padelli. Il fatto che alla vigilia della Samp Handa non abbia ancora toccato un pallone sposta inevitabilmente il possibile rientro a giovedì, per il ritorno col Ludogorets. Però è evidente che la partita che interessa è quella successiva, del 1° marzo a Torino: per la Juve servono tutti i migliori e nonostante gli attestati pubblici per Padelli nessuno può nascondere che avere Handanovic o non averlo possa fare la differenza. Così anche col Ludogorets il capitano giocherà se i rischi saranno ridotti a zero e se si vorrà fare una sorta di prova generale, sul campo, della mano del portiere. Nella seduta di oggi potrebbe ritrovare il “contatto” col pallone, ma in caso di rientro a Torino Samir avrà saltato un mese secco, quasi come da casistica classica.
La sesta
Contro la Sampdoria quindi sesta gara di Padelli, imbattuto con Udinese e Ludogorets, incolpevole sul gol del Napoli, in difficoltà nel derby e contro la Lazio. Di fronte non ci sarà un attacco “atomico”, sono 26 i gol segnati dai blucerchiati: in A solo Spal, Brescia e Udinese hanno segnato di meno. Se la difesa dà una mano, Daniele può tenere botta per un’altra settimana.
TEMPO DI LETTURA 1’44”