Ora è nel mirino dei tifosi ma il futuro Roma è suo
Fonseca lo difende: «Dobbiamo solo stargli più vicino» Friedkin ci punta: col rinnovo sarà il prossimo capitano
Se il calcio è anche una storia d’amore, allora come si fa a dimenticare così in fretta? Chissà, forse noi siamo di un’altra generazione, di quelle che dicevano «Sei la più bella del mondo (non segue dibattito)», «sei uno sparo nel buio», «sei una principessa Inca» e via innamorandoci di sguardi e parole; eppure non rinnegheremmo neppure una parola pronunciata in certe notti. Le notti del pallone, invece, evidentemente devono essere diverse e avere la memoria corta, se persino Lorenzo Pellegrini, nel suo Olimpico, due giorni fa contro il Gent – al momento della sostituzione – è stato fischiato dai tifosi giallorossi. Possibile? Possibile. Quello che, con gli addii in rapida successione di Francesco Totti, Daniele De Rossi e Alessandro Florenzi, sembrava essere il Capitan Futuro della Roma, a 23 anni, si è trovato investito da una contestazione probabilmente superiore ai suoi demeriti. Il passaggio da Lorenzo il Magnifico – etichetta peraltro condivisa con un altro illustre contestato «casalingo», Insigne – a sopravvalutato è stata troppo rapida e netta, tant’è che Paulo Fonseca è sceso in suo aiuto.
«Il più forte d’Italia»
Alla fine del 2019, d’altronde, l’allenatore portoghese era stato chiaro: «Pellegrini è il più forte centrocampista italiano». Così adesso lo ha difeso così: «È molto importante per la Roma. Se non è in un gran momento dobbiamo appoggiarlo, è un giovane che
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sente più degli altri la pressione. Io ho parlato con lui di questo. Se c’è uno che ama la Roma come nessuno è Pellegrini. Lorenzo ha sentito molto la responsabilità di questo momento e dell’essere romano. Dobbiamo aiutarlo. Ha fatto molto per la squadra quest’anno e non possiamo dimenticarlo. Ho parlato con lui a fine partita e so che è forte. Penso che recupererà velocemente la migliore forma e uscirà da questo momento». Probabile. Il colloquio con l’allenatore e il suo manager, Pocetta, ha comunque evidenziato il dispiacere di Pellegrini per le critiche, che già lo avevano preso come bersaglio dopo la sconfitta di Bergamo. Il salto dai social all’Olimpico, però, psicologicamente è stato duro da affrontare, anche se il centrocampista sa bene come il tifo giallorosso sarebbe pronto a restituirgli il piedistallo alla
Giannini
Parole d’incoraggiamento, ieri, gli sono giunte anche da un altro storico totem romanista: Giuseppe Giannini. «Lorenzo deve reagire, perché ha le qualità per fare la differenza – ha detto a Centro Suono Sport –. Ci sono passato anche io, non deve dar retta a nulla, deve pensare ad allenarsi e andare avanti. Sono stati contestati campioni come Totti, Pruzzo, Bruno Conti e altri. Ci sta di attraversare un periodo negativo, è fisiologico, ma alla fine se sei tignoso e costante, torni ai livelli di prima. Chi gioca nella Roma deve esser forte anche in questo. Non bisogna piangersi addosso e non credo al pericolo che dieci, cento, mille messaggi sui social, possano annichilire un calciatore. Non deve autocommiserarsi». Al netto di qualche problema fisico che ancora lo tormenta, l’impressione è che non lo farà. Infatti, nonostante la clausola di rescissione da 30 milioni faccia gola a tanti club, la volontà di Pellegrini è quella di restare. Dan Friedkin infatti, insieme a Zaniolo, pare ritenerlo il perno del futuro che verrà. Bisogna solo avere pazienza e aspettare che quell’amore ritorni, magari in altra forma, magari con meno enfasi e più sostanza, ad esempio col rinnovo di contratto formulato senza clausola. Per la Roma, in fondo, Lorenzo resta sempre il Magnifico. Difficile darle torto.
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le presenze
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