Il Bologna ha gli uomini contati Mihajlovic scatena Orsolini
L’ala destra ritrova l’Udinese alla quale segnò il primo gol in A, 510 giorni fa Sinisa con otto Primavera in panca: «Non ci snaturiamo, mettiamoci il cuore»
Le assenze pesano. Le presenze dovranno... pesare ancora di più. «Mai capitata un’emergenza così, ma niente alibi perché le difficoltà sono un’opportunità per stringerci ancora più di quanto abbiamo fatto quest’anno: anche Sinisa ci ha detto che vorrà una squadra attenta, di cuore e carattere e che giochi come ha sempre fatto» racconta il tattico Emilio De Leo. La formazione che non c’è è la seguente: Dijks, Krejci, Medel, Sansone, Santander, Soriano, Svanberg infortunati più gli squalificati Schouten e Denswil. Nove out. Fra quelli che ci sono, ecco Skov Olsen dietro a Palacio, Barrow a sinistra e poi lui, Riccardo Orsolini, quello che nel rivedere l’Udinese ha una gran voglia di Amarcord.
Il suo big-bang
Già, perché 510 giorni fa, Orso mise dentro - proprio al Dall’Ara e proprio contro i friulani il suo primo gol in serie A: era il 30 settembre 2018, in panchina c’era ancora Filippo Inzaghi e una situazione di svantaggio venne agguantata prima da Santander e poi ribaltata proprio da lui con un colpo che fu l’inizio di una ascesa che oggi ha numeri straordinari e un futuro
Bologna senza nove potenziali titolari (compresi 2 squalificati) e con la panchina composta da ben otto baby della Primavera. Udinese che fatica a fare gol ma che cerca la prima vittoria esterna del girone di ritorno approfittando della forte emergenza in casa rossoblù.
ORE 15, SKY 202 BOLOGNA, STADIO DALL’ARA
probabilmente azzurro: da quel giorno, Riccardo Orsolini ha preso parte a 24 gol del Bologna (15 reti, 9 assist) risultando il più giovane ad essere stato coinvolto in almeno altrettanti gol nello stesso periodo. Tradotto: il più incisivo nonostante sia un giovane abbastanza adulto. Insomma, l’Udinese come big-bang della visione della porta di Orsolini: che poi ha vissuto da vicino anche quella libecciata in Coppa Italia (4-0 alla Dacia Arena il 4 dicembre ‘19) e che anche per questo vorrà una rivincita.
Otto e Premier
Una cosa è certa: Orso è sotto gli occhi di tutti perché tutti - in Italia e all’estero - lo vorrebbero. Il suo passato alla Juve (virtuale) tornerà di attualità fra due settimane, ma intanto c’è che la Premier lo ha adocchiato pesantemente: tutte le grandi vedono in lui un giocatore adatto alla dinamiche del calcio inglese. Intanto Riccardo fa quel che sa fare: incidere, segnare, sperando di poter restare in campo il più possibile anche per raggiungere (inizialmente) la stessa quota dei gol dello scorso anno: finora ha realizzato 7 reti (con una doppietta a Lecce e un gioiello contro la Fiorentina), un anno fa si fermò a 8. Roba da Europeo, perché Mancini continua a guardarlo e apprezzarlo.
Sinisa e i boys
Insomma, oggi Orsolini guiderà la truppa assieme ai veterani Palacio, Danilo e Poli assumendo la forza della generazione di mezzo, lui ventitreenne che dovrà trascinare i ventunenni Barrow e Dominguez e il ventenne Skov Olsen (in ballottaggio con Juwara). In tutto questo, Sinisa vivrà la sua quindicesima panchina stagionale con a fianco 8 ragazzi di età da Primavera compreso proprio Juwara che di A ne ha già fatta. Sinisa e i suoi ragazzi è un titolo che non è mai stato così anagraficamente reale.
Mai vista una emergenza così: ma niente alibi Le difficoltà sono anche opportunità
Emilio De Leo tecnico Bologna
I miei ricordi del tempo vissuto a Bologna non influiranno sulla partita
Luca Gotti tecnico Udinese