La Gazzetta dello Sport

QUELLE TRAPPOLE PICCOLE PICCOLE PER JUVE, LAZIO E INTER

- L'articolo di Fabio Bianchi

Attenti al testa-coda, qualcuno potrebbe farsi male. La giornata numero 25 ci consegna un curioso disegno del destino: le tre grandi in fuga sfideranno l’ultima, la terzultima e la quartultim­a in classifica. A prima vista. un turno di transizion­e, un riscaldame­nto in vista di impegni più tosti, che sono alla finestra. Niente di più sbagliato. A questo punto del campionato, con il ritorno delle Coppe e con Juve, Lazio e Inter così vicine, ogni punto pesa come un macigno nella corsa scudetto. E perderli in partite “facili” sarebbe dannatamen­te pericoloso. In questo caso soprattutt­o, perché al prossimo giro c’è l’attesissim­a madre di tutte le partite: Juventus-Inter. La Lazio può e deve sfruttare la situazione, è il suo momento verità. Mettiamo che vincano tutte e tre. La squadra di Inzaghi alla giornata numero 26 giocherà sabato in casa col Bologna e se vince “avrebbe” due risultati su tre della Juventus per l’incredibil­e (fino a qualche tempo fa) sorpasso. Delle tre, in questo momento la Lazio è la più forma. Meglio, la più continua, la più “registrata”. Tutti sanno cosa devono fare e come farlo. Ma ha la sfida più difficile. Il Genoa è in crescita: viene da due vittorie di fila (Cagliari in casa e Bologna fuori), con Nicola ha conquistat­o 11 punti in 7 partite. Fare risultato pieno anche a Marassi sarebbe la conferma che la Lazio, che nelle ultime 7 gare non ha vinto soltanto nel derby ed è gasata dalla vittoria sull’Inter, è decisa a lottare fino in fondo. La Juventus avrebbe la gara più semplice. La Spal perde da 4 gare consecutiv­e, Di Biagio è appena arrivato, non ha ancora in mano la sua squadra. Però la Juve che sbarca a Ferrara non è in piena salute di gioco e avrà nella testa la sfida di

Champions con il Lione e quella dopo con l’Inter. Settimana cruciale, se non decisiva. Sarri cerca ancora continuità di manovra, ritmo e, se vogliamo, la sua formazione ideale. Troppi giocatori giocano sotto il loro livello, soprattutt­o in mezzo: e guarda caso i gol del centrocamp­o sono mosche bianche. Serve un’accelerata, serve adesso e la Spal è il primo banco di prova. Infine l’Inter, reduce dal brodino Ludogorets, che affronta l’imprevedib­ile Samp, capace di prendere 4 sberle in casa dal Napoli dopo aver vinto a Torino per 3-1. Una cosa è certa: la squadra di Ranieri funziona meglio in trasferta. Dunque, occhio Inter, non sarà una semplice passeggiat­a. Alla potente macchina di Conte mancava giusto il guizzo della fantasia ed è arrivato Eriksen. Che in Bulgaria ha confermato di dare il meglio dietro le punte. La Samp potrebbe essere un ulteriore banco di prova affinché Conte si convinca non solo a cambiare modulo in corsa, ma utilizzarl­o dall’inizio già nel big match dell’Allianz. Poche storie, l’Inter a Torino deve provare a vincere per restare incollato alla lotta scudetto. Ecco perché questo testa coda che fa da preludio è così importante. Intanto il Napoli torna un po’ su. Ha inaugurato la giornata infrangend­o il muro Brescia con una rimonta. Il gioco cresce e la cosa importante per Gattuso è aver ritrovato Fabian Ruiz. Buone notizie, per la caccia all’Europa. E perché, no, per la sfida col Barcellona.

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Coppia Un’esultanza fra Paulo Dybala e Cristano Ronaldo colonne della Juve anche a Ferrara

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