La Gazzetta dello Sport

Dionisi e Novakovich Due lampi a Cosenza È un Frosinone da A

Tutto nei primi 20’: blindato il secondo posto Per Nesta 5 vittorie di fila. Primo k.o. di Pillon

- Di Valter Leone - COSENZA

Secondo posto in solitudine, almeno per una notte. Vola il Frosinone, alla quinta vittoria consecutiv­a senza subire gol. In attesa dello Spezia impegnato oggi a Trapani, assapora un po’ di Serie A il tecnico Nesta. Rimane in apnea il Cosenza, alla sesta sconfitta davanti al proprio pubblico, nonostante il debutto casalingo di Pillon. Decisivi due colossali errori che nel giro di pochi minuti che hanno incanalato la partita dalla parte del Frosinone che l’ha poi gestita con mestiere. Un volenteros­o secondo tempo non è bastato alla squadra di casa, un po’ per la poca incisività, un po’ per uno strepitoso Bardi decisivo in almeno tre circostanz­e.

Difesa d’oro

La solidità della sua squadra Nesta l’ha costruita grazie a una fase difensiva impeccabil­e: un muro a cinque grazie a Salvi e D’Elia i quali, spesso, si sono messi in linea con i tre centrali. In mezzo al campo due guerrieri come Rohden e

Haas, spesso a sostegno delle punte grazi ai loro inseriment­i, sono stati i due angeli custodi di un magistrale Maiello, capace di garantire l’equilibrio necessario alla squadra. Mentre lì davanti Dionisi e Novakovich sono stati letali, appena hanno trovato lo spazio per fare male. L’inizio incoraggia­nte aveva dato l’impression­e che la cura Pillon fosse in fase avanzata, nonostante i pochi giorni di lavoro con il Cosenza. Ma con il passare dei minuti Kanoute in mezzo ha confermato di non avere la personalit­à e soprattutt­o la qualità per essere la guida della squadra. Anche perché il sostegno di Bruccini e Sciaudone non c’è mai stato.

Che errori

A fare precipitar­e la situazione gli errori individual­i. Il primo, clamoroso, lo ha commesso

Lazaar, che si è fatto strappare il pallone da Novakovich in zona pericolo. E l’assist dell’attaccante è stato di quelli che fanno felici calciatori come Dionisi, all’ottavo gol in campionato. Il Cosenza non ha avuto la forza di reagire e così è arrivato il raddoppio proprio di Novakovich, grazie all’assist del compagno di reparto che così ha restituito restituisc­e il favore. Venti minuti e la partita si è spenta perché è sempre stato il Frosinone a dettare i tempi ma senza correre rischi.

La reazione

A inizio ripresa Pillon ha ridisegnat­o il Cosenza con il 3-5-2: ritorno al recente passato con il modulo più utilizzato da Braglia nel corso della sua gestione. E l’inizio è stato confortevo­le: in dieci minuti la squadra di casa ha colleziona­to due calci d’angolo, due conclusion­i dal limite e una strepitosa parata di Bardi sul colpo di testa di Bruccini. Il portiere del Frosinone è poi salito sugli scudi deviando in volo la bomba di Lazaar dal limite prima e un’altra sassata di Bruccini, su punizione, dalla distanza. Ultimo acuto al minuto numero 26, poi il vuoto. Anche i cambi non hanno sortito l’effetto sperato. Troppo poco per cercare di agguantare il pareggio: basti pensare che il centravant­i Asencio non ha avuto a disposizio­ne un solo pallone giocabile. La strada che porta alla salvezza rimane complicata: tanto lavoro spetta a Pillon per provare il miracolo. È finita tra i fischi del pubblico e una rumorosa contestazi­one al presidente Guarascio, finito nel mirino della tifoseria da tempo.

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GETTY Brindisi La classica esultanza di Federico Dionisi, 32 anni, che ha sbloccato la partita di Cosenza firmando la rete numero 8 in questo campionato

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