LA FERRARI VA K.O. BINOTTO RICONOSCE «MENO OTTIMISTA DI UN ANNO FA»
Vettel fermato dal motore. Il team principal: «Preoccupato. A Melbourne non saremo noi l’anti Mercedes»
e astronavi d’argento continuano a volteggiare lassù, con Valtteri Bottas che si toglie lo sfizio di stare davanti al capitano Lewis Hamilton almeno per un giorno, e gli altri possono solo guardarle da lontano. La Red Bull di Max Verstappen va forte, ma niente di paragonabile per ora con il passo della Mercedes campione del mondo, dotata del nuovo e fantascientifico volante mobile. Mentre l’immagine di Sebastian Vettel lasciato a piedi lungo la pista per un guasto al motore è il ritratto impietoso del momento della Ferrari. La scuderia di Maranello chiude la prima parte dei test invernali senza un acuto e con mille dubbi legati alla competitività della SF1000. Tanto che il team principal Mattia Binotto non nasconde i timori: «Siamo preoccupati. Credo che gli altri al momento siano più veloci di noi, anche se bisognerà aspettare le prove della settimana prossima e la prima gara a Melbourne per tirare delle conclusioni, ma ho meno ottimismo di un fa, quando magari ce n’era troppo».
Piove sul bagnato
La strada del Mondiale parte in salita per la rossa. Il passo di Vettel e Leclerc non è stato irresistibile nelle tre giornate al Montmelò. E ieri ci si è messa anche l’affidabilità a minare il morale della truppa di Maranello. Come se piovesse sul bagnato. «E’ stato un cedimento del motore piuttosto prematuro, considerando il chilometraggio – spiega Binotto a proposito del guasto che ha costretto allo stop dopo 40 giri e alla sostituzione della power unit –. Ma non è legato alla mappatura che stavamo utilizzando». Un sospetto creato dal fatto che Seb appena prima aveva raggiunto la velocità massima più alta dei test (329 km/h). Pure la Mercedes ha le sue piccole spine. Ieri Bottas e Hamilton giravano con una power unit nuova, dopo il guasto elettrico che giovedì ha chiuso in anticipo il lavoro del team di Toto Wolff. Ma la facilità con cui Valtteri ha ottenuto 1’15”732, appena 326 millesimi dal record del circuito, la dice lunga sul potenziale della Freccia d’argento.
Terza forza?
La strada del Mondiale parte in salita per la rossa. Evidentemente
i mugugni che trapelavano dai corridoi di Maranello non erano pretattica. Nel box si sono viste facce scure. Tutti i team oggi hanno il Gps e altri strumenti che permettono di valutare la velocità degli avversari, indipendentemente dal cronometro. Le dichiarazioni di Binotto si basano su questi dati, oltre che sulle supposizioni relative al carico di benzina e alle mappature di motore utilizzate dalle altre squadre. «Abbiamo lavorato sulle regolazioni della macchina, provando assetti estremi e verificando la correlazione con le nostre simulazioni in fabbrica, senza cercare la prestazione – continua Binotto –. Un approccio diverso rispetto all’anno scorso. L’auto ha certamente più carico aerodinamico e siamo più veloci in curva, ma anche più lenti in rettilineo. Possiamo essere l’anti-Mercedes durante la stagione. Non credo a Melbourne. E anche la Red Bull sembra veloce. In ogni caso il campionato sarà molto lungo, potenzialmente di 22 gare, e avremo la possibilità di i recuperare».
Niente muso
Fra i problemi della Ferrari ci sarebbe ancora la difficoltà di inserimento in curva, come sulla vecchia SF90.
Nei tratti veloci del Montmelò la rossa mostrava sottosterzo e anche nel tornantino faceva fatica a stare vicino al cordolo. La nuova sospensione anteriore non lavora secondo le aspettative degli ingegneri. Intanto è escluso che arrivi un nuovo muso stile Mercedes sulla SF1000. Come prevedibile. «Non vedrete grandi novità sulla macchina per i secondi test e per l’Australia – chiarisce Binotto –. Sarà un’evoluzione di questo prodotto».
Fiducia nella Fia
L’arma segreta della Mercedes, ossia il volante multifunzione di cui si è tanto parlato in questi giorni, ha spiazzato anche la Ferrari. Ma il team principal non si scompone: «Non ho guardato il sistema nel dettaglio. Dobbiamo capire come lavora e se può dare dei vantaggi, prima di considerare un eventuale utilizzo sulla nostra macchina. E comunque non sarebbe possibile prima di metà stagione». La Ferrari ci aveva pensato? «No», risponde il team principal. «E in ogni caso non credo sarà un elemento che fa la differenza». Infine, sulla legalità del dispositivo Binotto conclude: «Siamo fiduciosi nell’operato della Fia. Se lo giudicheranno regolare, non contesteremo la decisione».
Settimana prossima e al GP in Australia non vedrete grandi novità sulla macchina
M. Binotto n°1 Ferrari
La Fia saprà giudicare se il Das è legale. Nessuno porterebbe in pista un dispositivo non sicuro
L. Mekies d.s. Ferrari