Adesso la storia è lui: 121 gol come Hamsik E il rinnovo si può fare
Dries eguaglia il miglior marcatore azzurro di sempre poi esce per infortunio. Ora ha 3 mesi per il sorpasso
La storia è lui, adesso. Ed è fatta di un record appena eguagliato e che potrà stabilire al prossimo gol. La storia è Dries Mertens e le sue 121 reti che lo sistemano al primo posto nella speciale classifica dei marcatori di tutti i tempi del club. Il primato lo dividerà con Marek Hamsik che nei suoi anni napoletani ha realizzato il suo stesso numero di reti, ma il nazionale belga avrà a disposizione ancora tre mesi per superarlo e godersi il primato in solitudine.
Notte unica
Il San Paolo lo ha festeggiato a lungo. E lui ha ricambiato i cori col solito balletto, applaudito dalla gente. Tutto è avvenuto al 30’ del primo tempo, col Barcellona impegnato nel possesso di palla, impoverito dalla chiusura di tutti gli spazi studiata da Rino Gattuso. Il Napoli se n’è stato lì, attento e pronto a capitalizzare un’eventuale incertezza della difesa catalana. Ed è quanto avvenuto alla mezz’ora, quando Zielinski ha approfittato di una scivolata di Firpo per involarsi verso la porta di Ter Stegen. Il cross del centrocampista polacco è stato preciso per lo stop e il destro a giro del attaccante belga: Fuorigrotta è esplosa in un momento di gioia, incontenibile. Quella del giocatore, invece, è durata fino al decimo del secondo tempo, quando è stato costretto a lasciare il posto a Milik dopo l’infortunio rimediato dalla legnata di Busquets.
Repertorio variegato
Centoventuno reti, dicevamo, che Dries Mertens (uscito per una contusione, ne avrà per una decina di giorni) ha realizzato nelle sette stagioni, fin qui, disputate con il Napoli. Gol preziosi e pesanti, che sono serviti a valorizzare le ere di Rafa Benitez e di Maurizio Sarri, colui che l’ha avviato al nuovo ruolo di attaccante centrale. Un’intuizione geniale, che nasce dopo qualche settimana dal primo infortunio di Arek Milik a ottobre 2016. Dopo averlo sostituito con Manolo Gabbiadini per alcune partite e constatato l’inefficienza dell’attuale attaccante della Sampdoria nel sostenere il peso dell’attacco, Sarri decide di provare la soluzione Mertens: fino a quel momento lui era stato considerato solo e soltanto l’alternativa a Lorenzo Insigne. Da quel giorno la sua storia è cambiata radicalmente, è diventato titolare inamovibile, forte di una continuità sotto porta che non si vedeva, da queste parti, dai tempi di Cavani. La sua crescita è costante, arrivano gol a grappoli e il massimo lo raggiunge nella stagione 2016-17, quando realizza 34 reti, di cui 29 da dentro l’area. Un dato che evidenzia la sua facoltà di palleggio negli ultimi sedici metri e, soprattutto, l’agilità nel concludere. Nonostante non sia un gigante è riuscito a segnare anche 6 gol di testa.
Il futuro
E, adesso, chi avrà il coraggio di lasciarlo andare? C’è in piedi la discussione con il club per il rinnovo del suo contratto. Ormai, va avanti da mesi, ma i segnali fino a questo momento non sono positivi. La questione, ovviamente, è soltanto di natura economica. Aurelio De Laurentiis gli ha offerto un biennale da 4,2 milioni di euro a stagione oltre a un milione di bonus, facilmente raggiungibile. Ma l’attaccante l’ha rifiutata: oltre allo stipendio pretende altri 5 milioni per il riacquisto del cartellino essendo il suo contratto in scadenza a giugno. La situazione è in stand by e non sono previsti incontri prossimamente. C’è una proposta alternativa, del Monaco, pronto ad offrirgli 10 milioni a stagione per due anni. Ma la questione pare che non gli interessi più di tanto. Lui vorrebbe restare qui. Ma, in questo periodo, società, tecnico e squadra sono impegnati su diversi fronti. E l’interesse del club prevale su quello dei singoli. L’impressione, in ogni modo, è che alla fine le parti potrebbero venirsi incontro e trovare l’accordo.