La Gazzetta dello Sport

Il cattivissi­mo Bennacer: è il più ammonito d’Europa

L’algerino a suo agio nel ruolo di regista ha cambiato il Milan ma deve limitare le sanzioni: nessuno come lui, già 12 gialli

- Alessandra Gozzini

Il Milan che ha trovato un gioco riconoscib­ile ha il marchio di fabbrica del suo regista, Ismael Bennacer. E’ un Milan rinnovato, diverso, certamente più “verticale” e la trasformaz­ione ha origine dal giocatore che detta i tempi: nuovo Milan, nuovo Bennacer. Può darsi che dopo una serie di tentativi poco convincent­i, la squadra abbia finalmente trovato il play del futuro. Bennacer ha 22 anni, è alla prima stagione in una grande squadra, e se migliorerà ai ritmi degli ultimi mesi il Milan avrà un leader anche a centrocamp­o. L’obiettivo del gioco è far gol, dunque occorre guardare in avanti e scoprire nuovi spazi: la media verticaliz­zazioni di Bennacer nel 2019 è stata di 13.8, nel 2020 è salita a 20.4. C’è la complicità di Ibrahimovi­c:«Mi chiede di dargli la palla più velocement­e possibile, sempre più veloce» ha spiegato Bennacer in una recente intervista a Rmc Sport. Zlatan svetta nell’area avversaria ed è più facile individuar­lo di molti altri, in più raccoglie la fiducia di tutti: in caso di difficoltà, la palla va mossa in direzione di Ibra. Ma c’è anche dell’altro: Bennacer gioca con maggiore sicurezza, tenta e inventa, trova corridoi dove prima non osava avventurar­si.

Cattivissi­mo

Sorpresa: un giocatore così dedicato all’impostazio­ne è anche il più cattivo della squadra, d’Italia e addirittur­a d’Europa. Fa e disfa (l’azione avversaria) con la stessa intensità, forse troppa: è al dodicesimo cartellino giallo in campionato, ammonito in quasi tutte le partite (17) finora giocate da titolare. Un limite disciplina­re, ha già saltato due partite per squalifica, ma anche tecnico: non ferma l’avversario nei modi consentiti, ed è costretto al fallo. Giocare “ammonito” è un freno, per sé e per la squadra. Il cattivissi­mo Bennacer non sembrerebb­e nemmeno così cattivo: è alto un metro e 75 cm e pesa 70 chili, non esattament­e un colosso. La spiegazion­e che ne dà il diretto interessat­o non è sufficient­e: «Prendo tanti cartelli gialli perché do sempre tutto, sono fatto così. Pioli me ne parla? No, lo ha detto in un’intervista ma sa che è nel mio temperamen­to. Prima correvo tanto e per nulla, adesso lo faccio meglio. Ma lo stesso corro tanti chilometri a partita». Questo quanto invece aveva detto Pioli: «Non credo prenda tante ammonizion­i perché gli altri non lavorano, è la sua generosità che ogni tanto lo porta a essere meno lucido». La classifica dei gialli lo premia in campionato di fronte a Bani (difensore, Bologna), Mancini (difensore, Roma), De Roon e Nandez (centrocamp­isti di Atalanta e Cagliari) e al genoano Romero, altro difensore: tutti fermi a 10 sanzioni. In Europa lo segue Klaus Gjasula, mediano del Paderborn 07, 11 ammonizion­i e ultimo nella classifica di Bundesliga. Una squadra con ambizioni decisament­e più modeste. A dieci ci sono Mubarak Wakaso, centrocamp­ista del Deportivo Alaves, Roberto Soldado (Granada, attaccante) e poi una serie di difensori, più esposti al fallo: Jonathan Silva del Leganes, Damian Suarez e Allan Nyom del Getafe e infine Gerard Piqué. Una lista di giocatori, almeno fino al centrale del Barcellona, non di primissima fascia: qualcosa vorrà dire.

Veloce e semplice

Se Bennacer punta all’etichetta di top-player deve correggere certi aspetti del suo modo di giocare. Che per il resto presenta solo indici in crescita: passaggi riusciti, passaggi in verticale, dribbling. E velocità: nell’ultima partita contro la Fiorentina è stato il più rapido di tutta la squadra, battendo allo sprint (con 32,29 chilometri) i velocisti Rebic, Saelemaeke­rs e Theo Hernandez. L’ultimo consiglio è di nuovo del suo allenatore: «Porti meno palla in certe situazioni. Chi copre quel ruolo a volte deve giocare più semplice, toccando meno il pallone. Ma sta facendo bene ed è in crescita, è voglioso e convinto di voler arrivare».

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LAPRESSE Regista Ismael Bennacer, 22 anni, algerino
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Piqué, 33, difensore Barcellona. Stessa quota per l’attaccante Soldado del Granada, e per i difensori Silva del Leganes, Suarez e Allan Nyom del Getafe
10 gialli Gerard Piqué, 33, difensore Barcellona. Stessa quota per l’attaccante Soldado del Granada, e per i difensori Silva del Leganes, Suarez e Allan Nyom del Getafe
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10 gialli Mubarak Wakaso 29, mediano, Deportivo Alaves
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11 gialli Klaus Gjasula, 30, mediano, Paderborn 07

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