La Gazzetta dello Sport

Quel prezzo basso e l’Empoli di parola Colpo da manuale

- Carlo Laudisa

Quel blitz di inizio luglio per bloccare Ismael Bennacer, alla lunga, si sta rivelando come il miglior colpo della campagna acquisti estiva del Milan. Non solo per le caratteris­tiche tecniche, ma anche per l’eccellente rapporto tra la qualità e il prezzo. E ciò grazie anche alla disponibil­ità dell’Empoli, leale nel tener fede alla parola data per 16 milioni di euro.

Un costo evidenteme­nte convenient­e per un centrocamp­ista di appena 22 anni: non ha soltanto già alle spalle una stagione di Serie A (37 presenze), ma soprattutt­o una Coppa d’Africa da applausi.

E proprio l’affermazio­ne con l’Algeria, nell’edizione egiziana, è il crocevia di questa storia fuori dall’ordinario. Ricostruia­mola. Quando a giugno Giampaolo indica la sua lista, come regista mette Torreira al primo posto. Ma Emery ritiene incedibile l’ex sampdorian­o, che (peraltro) viene valutato 40 milioni. Così arriva la virata e nella trattativa con l’Empoli per Krunic (pagato 8 milioni) compare anche il nome del francese di origine maghrebina.

La trattativa tra i club è veloce, ma le comunicazi­oni con l’Egitto sono laboriose e per l’intesa con il giocatore il Milan deve spendere un po’ di giorni. Siamo a metà luglio e tutto avviene al telefono. Con intese fatalmente solo verbali. Nel frattempo l’Algeria vince la competizio­ne il 19 luglio, battendo in finale il Senegal. E a Bennacer va anche il riconoscim­ento di miglior giocatore della Coppa d’Africa. Tutti si accorgono di lui e mezza Europa si muove, con club importanti disposti a spendere anche 10 milioni in più. Ma il presidente del club toscano, Fabrizio Corsi, non si lascia tentare. Anzi, ora commenta soddisfatt­o: «Siamo orgogliosi di Ismael. Sapevamo quanto fosse forte, ma al Milan sta dimostrand­o di avere le qualità umane per sopportare il salto».

Le firme arrivano il 4 agosto, dopo le vacanze del giocatore: tutto va a posto. Il resto arriva dal campo, con una promozione che ha fatto schizzare il valore del suo cartellino oltre quota 30 milioni. Un boom che fatalmente lo accosta a Theo Hernandez, altra gemma dell’onda verde rossonera. Insomma, all’ombra dello stagionato Ibra, attenzione alle nuove leve baciate dal talento.

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