La Gazzetta dello Sport

Bremer-Lyanco, un samba per conquistar­e il Torino

C’è un posto nella difesa a 3 di fianco a Izzo e Nkoulou Se lo contendono i due brasiliani ed è una sfida incerta

- Di Nicola Cecere

Un duello al ritmo di samba tra due brasiliani di estrazione paulista. Praticamme­nte un derby quello che in questi giorni stanno giocando al Filadelfia Bremer e Lyanco, che si contendono con pari possibilit­à il ruolo di terzo marcatore al San Paolo. Moreno Longo in questa settimana non ha fatto capire le sue intenzioni, tiene tutti sulla corda e fa bene. L’unico indizio filtrato dal campo di allenament­o riguarda Djidji, attualment­e staccato dalla coppia Brazil. Il duello tra i «gemelli» paulisti (stessa età, stessa stazza, oltre alla comune nazionalit­à) si è venuto a creare proprio a causa della flessione di rendimento del francese. Nell’ultimo impegno di campionato a San Siro, dovendo fare a meno di Izzo squalifica­to, l’allenatore granata ha piazzato entrambi i corazzieri di fianco a Nkoulou lasciando in panca Djidji. Adesso si impone una scelta per il San Paolo dove di fronte il Toro non avrà Mertens, rimasto acciaccato dopo un’entratacci­a di Busquets nel confronto di Champions

dell’altra sera: il forfait del cannoniere azzurro è scontato, al suo posto ci sarà Milik. Un vantaggio per il Toro? Mah, di sicuro Mertens ha segnato al Barcellona un gol favoloso e perciò nessun torinista sarà afflitto per la sua assenza...

I gemelli

Tornando ai due centrali in ballo per il San Paolo non c’è nessun testimone dei lavori al Fila in grado di sbilanciar­si nel classico «giocherà Bremer, macché toccherà a Lyanco». E non aiuta a prevedere il futuro nemmeno la rilettura delle vicende passate. Sì, a favore di Bremer c’è il gol partita di Marassi, un’incursione da tre punti che è ancora nella mente di tutti i tifosi: diciamo che il ragazzo ha una maggiore propension­e ai raid nell’area avversaria rispetto a Lyanco. Però è difficile prevedere che il Toro attacchi il Napoli anche con i difensori: se lasci campo a Insigne e Callejon queli vanno a nozze. Per il resto le presenze di quest’anno sono molto vicine. Bremer ne ha colleziona­te 13, due partite le ha saltate per squalifica e nove le ha seguite dalla panchina. la media voto Gazzetta è di 5,88, identica a quella di Nkoulou: dato che riflette, ovviamente, i troppi gol presi dal Toro.

Gli infortuni

Finora Bremer non ha mai accusato infortuni, al contrario del suo connaziona­le Lyanco che ha dovuto saltare nove impegni a causa di infortuni assortiti. Dieci le presenze (delle quali otto dall’inizio) e 5 le gare vissute in panchina (5,55 la sua media voto). Se scendesse in campo a Napoli sarebbe la quinta utilizzazi­one di fila dopo i 12’ con l’Atalanta, i 21’ di Lecce, i 90’ in casa con la Samp e gli 85’ di Milano. Bremer all’andata aveva saltato il Napoli causa squalifica ed è reduce dai 90’ di Lecce e dai 90’ di San Siro (solo panchina con la Samp). Lyanco all’andata col Napoli aveva invece disputato tutti e 90 i minuti. Quella sfida finì 0-0, risultato che sarebbe bene accetto anche adesso: può essere un indizio a suo favore?

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 ?? LAPRESSE ?? Ventiduenn­e Bremer è nato il 18 marzo 1997
LAPRESSE Ventiduenn­e Bremer è nato il 18 marzo 1997
 ?? LAPRESSE ?? Ventitreen­ne Lyanco è nato l’1 febbraio 1997
LAPRESSE Ventitreen­ne Lyanco è nato l’1 febbraio 1997

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