Bremer-Lyanco, un samba per conquistare il Torino
C’è un posto nella difesa a 3 di fianco a Izzo e Nkoulou Se lo contendono i due brasiliani ed è una sfida incerta
Un duello al ritmo di samba tra due brasiliani di estrazione paulista. Praticammente un derby quello che in questi giorni stanno giocando al Filadelfia Bremer e Lyanco, che si contendono con pari possibilità il ruolo di terzo marcatore al San Paolo. Moreno Longo in questa settimana non ha fatto capire le sue intenzioni, tiene tutti sulla corda e fa bene. L’unico indizio filtrato dal campo di allenamento riguarda Djidji, attualmente staccato dalla coppia Brazil. Il duello tra i «gemelli» paulisti (stessa età, stessa stazza, oltre alla comune nazionalità) si è venuto a creare proprio a causa della flessione di rendimento del francese. Nell’ultimo impegno di campionato a San Siro, dovendo fare a meno di Izzo squalificato, l’allenatore granata ha piazzato entrambi i corazzieri di fianco a Nkoulou lasciando in panca Djidji. Adesso si impone una scelta per il San Paolo dove di fronte il Toro non avrà Mertens, rimasto acciaccato dopo un’entrataccia di Busquets nel confronto di Champions
dell’altra sera: il forfait del cannoniere azzurro è scontato, al suo posto ci sarà Milik. Un vantaggio per il Toro? Mah, di sicuro Mertens ha segnato al Barcellona un gol favoloso e perciò nessun torinista sarà afflitto per la sua assenza...
I gemelli
Tornando ai due centrali in ballo per il San Paolo non c’è nessun testimone dei lavori al Fila in grado di sbilanciarsi nel classico «giocherà Bremer, macché toccherà a Lyanco». E non aiuta a prevedere il futuro nemmeno la rilettura delle vicende passate. Sì, a favore di Bremer c’è il gol partita di Marassi, un’incursione da tre punti che è ancora nella mente di tutti i tifosi: diciamo che il ragazzo ha una maggiore propensione ai raid nell’area avversaria rispetto a Lyanco. Però è difficile prevedere che il Toro attacchi il Napoli anche con i difensori: se lasci campo a Insigne e Callejon queli vanno a nozze. Per il resto le presenze di quest’anno sono molto vicine. Bremer ne ha collezionate 13, due partite le ha saltate per squalifica e nove le ha seguite dalla panchina. la media voto Gazzetta è di 5,88, identica a quella di Nkoulou: dato che riflette, ovviamente, i troppi gol presi dal Toro.
Gli infortuni
Finora Bremer non ha mai accusato infortuni, al contrario del suo connazionale Lyanco che ha dovuto saltare nove impegni a causa di infortuni assortiti. Dieci le presenze (delle quali otto dall’inizio) e 5 le gare vissute in panchina (5,55 la sua media voto). Se scendesse in campo a Napoli sarebbe la quinta utilizzazione di fila dopo i 12’ con l’Atalanta, i 21’ di Lecce, i 90’ in casa con la Samp e gli 85’ di Milano. Bremer all’andata aveva saltato il Napoli causa squalifica ed è reduce dai 90’ di Lecce e dai 90’ di San Siro (solo panchina con la Samp). Lyanco all’andata col Napoli aveva invece disputato tutti e 90 i minuti. Quella sfida finì 0-0, risultato che sarebbe bene accetto anche adesso: può essere un indizio a suo favore?
TEMPO DI LETTURA 2’15”