Lega Basket: Gandini ok se avrà davvero i pieni poteri
Fumata bianca! Umberto Gandini è il nuovo numero uno della Lega Basket. Le squadre della Serie A lo hanno votato all’unanimità (con la benedizione del presidente federale Gianni Petrucci) per il ruolo di amministratore delegato, che avrà formalmente dopo la modifica dello statuto (al momento non prevede il ruolo di a.d.). In sostanza prenderà il posto di Egidio Bianchi, presidente della Lega. Umberto Gandini, 60 anni ad aprile, è fior di manager sportivo. Viene da Varese dove il basket è pane quotidiano e lo ha pure giocato da ragazzo. Il «suo» sport praticato è stato l’hockey su ghiaccio con i «Mastini», come dirigente si è invece formato nel grande Milan dell’era BerlusconiGalliani maturando anche una profonda esperienza internazionale con ruoli nell’Uefa, nella Fifa e nell’Eca, dove è stato vicepresidente di Rummenigge. Tra il 2016 e il 2018 è stato amministratore delegato della Roma. Gandini ha sia la passione sia l’esperienza per essere una guida sicura del basket professionistico italiano. A patto però che i club, che gli hanno promesso un ruolo da vero «commissioner», lo lascino lavorare. Speriamo che il nuovo statuto assegni davvero a Gandini i pieni poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. I club giudicheranno (e noi con loro) il suo operato dai fatti. Serve chiarezza, ad esempio, sul ruolo del futuro presidente, che dovrebbe essere una carica onoraria. Altrimenti si ripartirebbe col piede sbagliato.
Una fiducia condizionata non avrebbe senso nè per i club nè per Gandini. Non sarebbe una vera ripartenza.