Reggina, un derby da B Rivas scrive la storia Il Catanzaro nulla può
Toscano azzecca tutte le mosse: nona vittoria esterna Il vantaggio sulla seconda sale a +10, la festa è pronta
Blindare la B in un derby in trasferta: la Reggina continua a sognare a occhi aperti e aumenta ancora il vantaggio sul Bari. Più 10 a 10 partite dalla fine del campionato, solo un crollo verticale può rimettere in discussione un verdetto che sembra già scritto. La squadra di Mimmo Toscano ha messo l’ennesimo mattoncino in una stagione da fenomeni vincendo con carattere la sfida di Catanzaro: dopo un primo tempo di studio, senza brillare, la capolista ha calato il jolly (anche grazie ai cambi) e sfruttato l’unica leggerezza dei padroni di casa. La firma l’ha messa Rivas, ma il migliore in campo è stato Doumbia, autore dell’assist, una delle risorse pescate dal tecnico in panchina.
Tifo e goliardia
È stato il derby che ci si aspettava sugli spalti: oltre 6.500 spettatori (300 da Reggio Calabria), bellissimo l’impatto visivo dei sostenitori di casa, all’altezza quello sonoro da entrambe le parti. Non è mancato qualche immancabile sfottò, da un lato e dall’altro del campo, ma la copertina se l’è presa lo striscione nella curva giallorossa: è stata la risposta, altrettanto goliardica, alla maglietta indossata dal presidente della Reggina, Luca Gallo, alla fine della gara d’andata.
Le chiavi
Auteri ha dovuto rinunciare a Tulli, ma ha rilanciato Kanoute dopo 3 partite, mentre Bianchimano e Giannone sono stati inizialmente preferiti a Di Piazza e Carlini nel solito 3-4-3 che ha avuto in De Risio il faro a centrocampo, in Riggio un sostituto all’altezza dell’infortunato Atanasov. Toscano ha rinunciato al febbricitante Loiacono degnamente rimpiazzato da Blondett in una difesa quasi sempre perfetta (super Bertoncini). Dopo un primo tempo giocato a scacchi, con le retroguardie a prevalere sugli attacchi, il match è stato un po’ più interessante nella ripresa, quando Toscano ha trovato l’oro fra i sostituti: Nielsen per Sounas ha rimesso le cose a poste in mezzo, Doumbia (per Denis) ha dato più imprevedibilità davanti con il servizio d’esterno per la sentenza di Rivas. Auteri è passato al 4-3-3 (Casoli terzino sinistro, Iuliano in mezzo per Contessa), ma ha ricavato solo il palo colpito nel finale da Carlini su cross di Celiento. È stato l’unico, serio problema per la Reggina, che si è messa in tasca il nono successo esterno di un campionato strabiliante.