La Gazzetta dello Sport

Seb & Charles ci credono: «Ora in curva siamo veloci»

Sensazione di sollievo: «Ma il tempo farà testo solo a Melbourne, quando saremo tutti nelle stesse condizioni»

- Di Giusto Ferronato - INVIATO A MONTMELÒ

«Per essere più veloce, è veloce. Specie in curva e non solo per la forza che sento sul collo. Ma è da Melbourne che capiremo dove siamo rispetto agli altri». Sebastian Vettel non scopre le carte di questa Ferrari, che ieri a Montmelò è rimasta intruppata nella classifica con un decimo tempo del tedesco e il 13° di Charles Leclerc, che ha girato al pomeriggio. I due piloti hanno lavorato tanto, 84 giri Sebastian e 80 per il monegasco. Il quattro volte iridato ha avuto un unico intoppo quando è andato in testacoda tra curva 7 e curva 8, tornando comunque ai box dopo un’escursione sulla ghiaia, niente di irreparabi­le.

Fastidio vento

Ma se gli chiedete dove sia la Ferrari rispetto alla Mercedes, Seb vi rimanderà all’Australia. «I migliorame­nti della macchina ci sono — ha detto — soprattutt­o nelle curve. In rettilineo è più difficile da dire, il passo avanti c’è, io la sento più veloce nelle curve più rapide, tipo la 3 e la 9 e nel resto della pista c’è più aderenza rispetto all’anno scorso. Certo, i tempi sul giro in questo periodo dell’anno sono diversi rispetto ai giorni del GP»>. Leclerc ha confermato le parole del compagno: «Oggi (ieri; n.d.r.) non posso dare grandi giudizi perché il vento mi ha disturbato parecchio. Preoccupat­o? No perché sono fiducioso che se anche fossimo in ritardo all’inizio, poi avremo una buona base di partenza su cui lavorare per recuperare». Nemmeno il problema della minor velocità in rettilineo pare agitare Charles: <

Parole al miele

Così, visto che ancora non si possono fare classifich­e definitive, ieri tra gli argomenti più gettonati in ambito Ferrari è tornato di moda il contratto di Vettel, in scadenza quest’anno. «Però non è la priorità — si è sforzato di allontanar­e il discorso Seb — conta solo lo sviluppo della macchina. Arriverà il momento di discuterne. Amo guidare e vincere, purtroppo non ci siamo ancora riusciti, ma fame e determinaz­ione ci sono tutte, siamo qui per combattere. Se è per me doloroso sapere che Charles ha firmato un contratto lungo? No, sono felice per lui, è uno step per la sua carriera e il mio rapporto con lui è buono. Ma non influirà sul mio futuro». Binotto, al suo fianco, se l’è un po’ coccolato: «Presto parleremo – ha detto – a cena, con un bel bicchiere di vino rosso davanti. Abbiamo la miglior coppia di piloti e Seb resta la nostra prima opzione. Ho imparato a conoscerlo prima da tecnico e poi da team principal, è un leader con gli ingegneri, esigente e capace di motivare la squadra ad alzare il livello. Sarà una discussion­e molto naturale e serena». Parole al miele, chissà se solo di circostanz­a.

TEMPO DI LETTURA 2’42”

Arriverà il momento di parlarne ma per ora il rinnovo del mio contratto non è una priorità

Sebastian Vettel 32 anni

Presto ne parleremo, a cena, con davanti un bicchiere di rosso: lui è la nostra prima opzione

Mattia Binotto (50)

Siamo concentrat­i su di noi, i tempi non contano, ma non siamo affatto un disastro

Charles Leclerc (22)

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EPA In scadenza Sebastian Vettel, 32 anni, alla sesta stagione in Ferrari

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