La Gazzetta dello Sport

Ganna spaziale: 3’46”513 vale la finale-bronzo Viviani commosso

Pippo, Consonni, Lamon e Milan (19 anni!) fanno il record del mondo ma per 3/10 la Danimarca ci batte

- Di Ciro Scognamigl­io - INVIATO A BERLINO

Quando l’Italia atterra su un altro pianeta a Berlino, stanno arrivando le nove e mezza della sera e non è facile mettere ordine tra le emozioni. Allora cominciamo con numeri, dati e cronaca: il quartetto azzurro, che nel primo pomeriggio aveva superato le qualificaz­ioni con il quarto tempo, stabilisce un nuovo primato nazionale che fino alla vigilia era difficile solo immaginare. Filippo Ganna, Francesco Lamon, Simone Consonni e Jonathan Milan, 19enne esordiente a questo livello e subentrato a Scartezzin­i, stampano 3’46”513; quello precedente era 3’49”464. Fino al mattino, sarebbe stato nettamente record del mondo, che appartenev­a all’Australia: 3’48”012”. Ma la Danimarca, in due riprese, e nel secondo caso strappando proprio agli azzurri la possibilit­à di giocarsi l’oro con la Nuova Zelanda, ha abbassato il primato sul filo dei 64 di media (!) fino a 3’46”203”.

Reazioni

L’Italia oggi, intorno alle 19.30, si giocherà il bronzo con l’Australia. Un’Italia ormai definitiva­mente entrata in un’altra dimensione e nell’olimpo di una specialità che da troppo tempo ci respingeva. «Da pelle d’oca. Pauroso», dice l’olimpionic­o Elia Viviani. Al box azzurro sia il presidente federale Renato Di Rocco sia il coordinato­re delle Nazionali Davide Cassani esultano. Il c.t. Marco Villa ha appena finito di compliment­arsi con i suoi e ammette: «Mi sono emozionato. Ma faccio fatica a credere che un tempo così non ci abbia assicurato neanche il bronzo. Cosa ho detto ai ragazzi a caldo? Che hanno dimostrato di avere gli attributi. I rapporti usati? 62x14 Ganna e Lamon, 61x14 Milan e Consonni. Siamo arrivati qui in emergenza, tra l’assenza di Bertazzo e i problemi di Plebani. Ma si è capito chiarament­e che per i Giochi di Tokyo, obiettivo da preparare in modo specifico, ci siamo. Questo è solo un punto di partenza. Non abbiamo paura e neppure remore, è un tempone. In Giappone non solo crediamo a una ‘semplice’ medaglia, possiamo permetterc­i di pensare all’oro».

Leader

L’adrenalina è a mille e farà fatica ad andare via. Per tutti parla, mentre ancora sta facendo i rulli, il leader (e primatista del mondo individual­e) Filippo Ganna: «Abbiamo fatto il secondo tempo del mondo. Come dice un vecchio amico, non servono quattro campioni ma quattro capaci di fare il lavoro fatto bene. Abbiamo un grande c.t. che ci sopporta e ci supporta in tutto. Non è facile, soprattutt­o quando si tratta di profession­isti che hanno il loro calendario su strada quindi grazie pure ai nostri club. Milan? Era l’incognita, ma ci ha zittito tutti! E non sapete quanto mi faccia piacere. Adesso, per portarci a casa il bronzo contro l’Australia, ci serve la prestazion­e della vita. Crediamoci». Una nuova era è iniziata: sarà difficile scordarsi la serata di Berlino.

TEMPO DI LETTURA 2’11”

Il confronto L’Italia si migliora di 3” e mette paura ai super danesi

Il c.t. Cassani «Nell’ultimo chilometro abbiamo guadagnato 9/10»

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BETTINI Missile Filippo Ganna, piemontese di 23 anni; Francesco Lamon, 26, veneziano; Jonathan Milan, 19, friulano; Simone Consonni, 25, bergamasco

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