Dylan in volata Ulissi juventino e ancora papà «Arriva Anna»
Groenewegen-sprint a Dubai Il livornese è il miglior italiano in classifica. Oggi tappa decisiva
E’il miglior italiano in classifica all’Uae Tour, 6° a 2’06” dal leader Yates. Diego Ulissi c’è, e oggi si risale a Jebel Hafeet dopo la volata di ieri al Dubai Walk con la stoccata dell’olandese Dylan Groenewegen su Fernando Gaviria.
3 Ulissi, dopo le ottime sensazioni in Australia (2° in classifica alle spalle di Porte) la gamba sembra buona anche negli Emirati.
«Intanto voglio finire bene questa corsa perché il livello è già molto competitivo. Poi andare forte alla Tirreno-Adriatico e alle Classiche del Nord, che restano gli appuntamenti del mio cuore. Al Giro punterò a una tappa, mi stimola anche l’Olimpiade visto che l’anno scorso a Tokyo ho vinto il test event».
3Ci fa un ritratto del suo compagno Pogacar? «E’ fortissimo, completo. Nonostante il talento enorme, è umile e ha la testa sulle spalle. Mi sembra destinato a una carriera da grande campione».
3Tadej è uno dei simboli della generazione di ventenni che prova a rivoluzionare le gerarchie «E’ vero, ma il nostro sport è cambiato: anche solo dieci anni fa sarebbe stato impensabile. Ma non darei noi “vecchietti” già per morti e sepolti. Certo che quei ragazzi mi sorprendono: arrivano al professionismo già pronti».
3Lei passò pro’ sulla scia di due vittorie ai Mondiali juniores, quindi con tante aspettative. Non avverte un po’ di pressione per quel grande successo che non è ancora arrivato?
«Sono soddisfatto delle corse che ho vinto fin qui e non credo che a trent’anni sia tempo di bilanci, ma semmai di rilanciare le ambizioni. In ogni caso non coltivo rimpianti, perché nel ciclismo ho sempre messo tutta la passione che ho dentro, spremendo il 100%. E quando hai dato tutto, sei un atleta felice a prescindere dai risultati».
3Da appassionato tifoso della Juventus: Allegriano o Sarriano?
«Intanto sono entrambi toscani come me, quindi cado bene comunque. Ma io sto con Allegri, sono un risultatista: l’importante alla fine è vincere».
3Diego, sua madre lavora per le Cantine Ornellaia, una delle eccellenze enologiche italiane. Quando stapperà una bottiglia di pregio?
«La prima è già quasi pronta: tra pochi giorni nascerà Anna, la mia seconda figlia, che si unisce a Lia, la primogenita. E la seconda per la vittoria in una della classiche delle Ardenne».
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