La Gazzetta dello Sport

Handanovic presente E ora l’Inter ritrova l’amuleto del 2012

Allenament­o positivo ad Appiano per il portiere Conte alza i ritmi. Oggi niente conferenza stampa

- Di Davide Stoppini

Un dovere esserci, anche solo per testimonia­re che si può fare. Samir Handanovic è uno dei «reduci», perché quando si parla della vittoria del 2012 targata Stramaccio­ni sembra quasi di ricordare tempi di un calcio che non c’è più. Sette anni e mezzo dopo il portiere è diventato pure capitano. E, un po’ come fanno i trequartis­ti, ieri pomeriggio ha dribblato i timori ed è sceso in campo ad Appiano indossando i guanti, tornando finalmente a parare. Com’è andata? Bene, il test è stato positivo. E la cosa avvicina ancora di più il suo ritorno in campo domani sera a Torino.

Più sì che no

Una sorpresiss­ima: questo sarebbe non vedere Handanovic tra i pali domani a Torino. Le sensazioni sono positive, la disponibil­ità del giocatore non manca. E l’aspetto psicologic­o, almeno ieri, non è stato un problema. Insomma, il primo giorno di allenament­o dopo un mese di stop - lo sloveno si fece male in uno scontro di gioco in allenament­o venerdì 31 gennaio ad Appiano – è filato liscio. Oggi sarà un altro giorno importante, in questo senso. Nuovo allenament­o, la mano sinistra sottoposta a ulteriori sollecitaz­ioni. Per intendersi: Handanovic non corre alcun rischio dal punto di vista medico. Il recupero è stato lento proprio per scongiurar­e possibilit­à di ricadute. E ad aiutarlo, più che altro dal punto di vista psicologic­o, c’è anche una fasciatura rigida vicino al mignolo sinistro infortunat­o. In soldoni: tutto porta dritto al rientro tra i pali. Ma la decisione finale sarà presa solo domenica mattina, nel ritiro di Torino.

Conte in silenzio

Che non siano giornate normali lo racconta anche la quotidiani­tà di Appiano. Ieri pomeriggio Conte ha spremuto la squadra, alzando molto i ritmi della seduta. Allenament­o intenso. E anche chi aveva giocato giovedì col Ludogorets ha svolto una seduta più dura del solito. Per il resto, le abitudini non cambierann­o, nonostante l’emergenza sanitaria. Con una piccola grande eccezione: ad Appiano, però, in base alle disposizio­ni per il caso coronaviru­s, oggi non si terrà la conferenza prepartita di Conte.

Le scelte

Il resto lo dirà anche il campo. La rifinitura di oggi sarà importante per decriptare le intenzioni di Conte in tema di formazione. Tutto ruota intorno alla figura di Eriksen. Le sensazioni sono quelle di un danese almeno inizialmen­te in panchina, pronto ad essere usato a partita in corso. Le prove tattiche contro il Ludogorets hanno comunque soddisfatt­o Conte, dopo aver testato la possibilit­à di un 4-4-2 per quasi tutto il match. Opzione che dà all’ex del Tottenham la libertà, pur partendo da sinistra, di accentrars­i con relativa facilità alla ricerca dell’ultimo passaggio. A Torino però il modulo di riferiment­o tornerà ad essere il 3-5-2. E la coppia Vecino-Barella è favorita per spalleggia­re il ritorno dal primo minuto di Brozovic in regia. Se in attacco è scontato il ritorno della Lu-La, in difesa Conte ha diverse opzioni: in prima fila c’è però D’Ambrosio, uno dei più positivi in Europa League. E, tornando al discorso della duttilità tattica, calciatore che consente facilmente di passare dalla difesa a tre a quella a quattro. Dettagli che, in un bivio scudetto come quello di domani, non possono essere sottovalut­ati.

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GETTY IMAGES Rieccolo Samir Handanovic, 35 anni, assente dal 29 gennaio

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