Solo la Red Bull non ha paura di osare Verstappen: «Noi migliorati ovunque»
Chissà che tra i due litiganti Mercedes e Ferrari non sia la Red Bull terza incomoda a inserirsi. Ieri a Montmelò, a sentire il team principal Christian Horner e Max Verstappen, si è capito che il team di Milton Keynes è pronto a fare da guastafeste di lusso ancora una volta, come più volte è già successo nelle scorse stagioni. Tanti chilometri nella prima tre giorni, meno nella seconda sessione, ma nel complesso l’olandese e Alexander Albon, al netto di qualche escursione di troppo nella ghiaia, hanno avuto sessioni abbastanza lineari. Senza grandi acuti, ma nemmeno lontane dalle prime posizioni. «Abbiamo testato tutto quello che volevamo — ha ribadito Verstappen — era il nostro obiettivo. Nessuno è perfetto, ma l’auto è migliorata in tutti gli aspetti, incluso il motore Honda. A Melbourne capiremo dove siamo, i tempi di questi giorni non vanno nemmeno guardati anche se la Mercedes sembra ancora davanti a tutti. Io parto per vincere contro tutti, come sempre».
Collaborazione
Christian Horner è sembrato ottimista: «Il nostro obiettivo è chiudere il distacco dalla Mercedes – ha detto il team principal – sono state sessioni produttive. Siamo al secondo anno di collaborazione con la Honda e la power unit è sempre più integrata nel nostro telaio. Siamo forti come squadra, abbiamo piloti veloci e un ottimo motore, ci sono tutti gli ingredienti per fare bene, contiamo di essere in avversario temibile per chi sarà là davanti». La Ferrari non sembra darsi molte possibilità, che ne pensano in Red Bull? «La Ferrari non va sottovalutata — ha risposto Horner sorridendo - la Mercedes invece la conosciamo tutti, è molto forte. Ma i test non sono indicativi, Melbourne è un tracciato completamente differente, ci interessava provare tutto quello che avevamo portato, per i valori reali serviranno almeno due gare».
Futuro elettrico
Horner ha poi risposto alle preoccupazioni legate a possibili ripercussioni sull’accordo con Honda dopo la decisione del colosso giapponese di investire sull’elettrifico. Ci saranno ricadute sul programma F.1? «Il mondo dell’automotive è legato a valutazioni che non sono tutte controllabili a priori — ha detto Horner — ci sono sempre nuove sfide. Non sono preoccupato, per la Formula 1 l’importante è un futuro in cui siano in vigore stabilità regolamentare e controllo dei costi».
TEMPO DI LETTURA 1’52”