La Gazzetta dello Sport

SPAGNOLI, SEMPRE VOI

Europa League: Inter con i duri del Getafe Roma, riecco Monchi

- di Pugliese, Ricci, Stoppini

Qui in Spagna le partite col Getafe le paragonano ad una visita dal dentista. Però non per un controllo di routine, no, per l’estrazione di un molare. La squadra di Jose Bordalas è un osso duro, una squadra tosta, ruvida, cattiva, esperta, che non si vergogna a predicare un altro calcio nella terra del tiqui-taka, che non ha paura di attirarsi gli strali dei puristi del «toque» per portare a casa il risultato, priorità assoluta degli «azulones». L’allenatore ha 55 anni e ha fatto tanta gavetta. Quando è arrivato nella grande Madrid – il municipio di Getafe è a poco più di 10 km dal centro della capitale – è nato un matrimonio perfetto. Il Getafe era in Segunda, ed era più vicino alla Segunda B che alla Liga. Rotta invertita, promozione conquistat­a poi nel primo anno ottavo posto con Europa League sfiorata, nel secondo quinto posto con permanenza in zona Champions fino alla penultima giornata e chiusura a -2 dal Valencia, in questa terza stagione la zona Champions è stata già conquistat­a, ora è a un solo punto (Getafe 42, Atletico e Siviglia 43...) e sono arrivati gli ottavi di Europa League.

Zanetti prudente

Lo sa bene pure Javier Zanetti, vicepresid­ente dell’Inter: «Il Getafe è una squadra insidiosa, da rispettare molto: bisognerà affrontarl­i con grande concentraz­ione, sono una squadra che prende pochi gol, molto fisica, dovremo stare molto attenti». A maggior ragione, forse, perché il ritorno sarà in Spagna: «Ma no, non dobbiamo guardare queste cose, dovremo giocare entrambe le partite con massima concentraz­ione. Vogliamo arrivare fino in fondo, già dalla prima partita dobbiamo dimostrare a questa competizio­ne.

Siamo un gruppo che si sta preparando per tutte queste sfide».

Curiosità

Gruppo è concetto che sta bene anche addosso al Getafe. Il club ha contrattat­o i servizi di una start-up di origine israeliana che ha aiutato a minimizzar­e gli infortuni. E ha proprio nell’unità del collettivo la sua forza. Possiamo citare alcuni personaggi chiave, ma difficilme­nte vi faranno saltare: Damian Suarez, capitano e durissimo terzino. Jorge Molina, bomber che ad aprile compirà 38 anni, il centrale togolese Djené, un muro. Marc Cucurella, mancino che il Barça non si sa perché ha deciso di mandar via. Gli altri due attaccanti, Angel e Jaime Mata, entrambi over 30. Il portiere David Soria è uno scarto del Siviglia. Però il Getafe è un blocco di cemento, e l’Inter dovrà evitare di sbatterci contro. C’è modo di evitarlo: Bordalas quest’anno ha perso con l’Atletico, con il Madrid, due volte col Barça e col Siviglia (e col Basilea). L’Inter ha testa e mezzi per eliminarlo. Però dovrà fare attenzione.

TEMPO DI LETTURA 2’ 09”

 ??  ??
 ?? AFP ?? Spagnoli Angel Rodriguez, 32 anni, e Suso, 26 anni
AFP Spagnoli Angel Rodriguez, 32 anni, e Suso, 26 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy