HAMILTON FRENA E IMITA LA ROSSA «ABBIAMO GUAI DA RISOLVERE» Nascondino
Lewis sulla Mercedes: «L’affidabilità preoccupa, siamo già al terzo motore... Il Das? La differenza si sente», Coronavirus: occhi puntati su Melbourne
Ma no, la Ferrari non ha ancora la velocità per vincere». «Buon test, però abbiamo scoperto di avere tanti problemi da risolvere». Se fossero in giardino, Mattia Binotto e Lewis Hamilton assomiglierebbero a due bimbi che giocano il Mondiale del nascondino. Ieri a Montmelò si è conclusa la sei giorni di test prestagionali: chi si è nascosto e chi ha detto la verità? Coronavirus permettendo, tra due settimane in Australia avremo le prime risposte. Se dalla Ferrari il mantra lo ascoltiamo da giorni (pure ieri), ha un po’ stupito l’allineamento di Hamilton. È vero, il problema alla power unit di Stoccarda accusato giovedì ha destato clamore, specie pensando a quello di Valtteri Bottas la scorsa settimana, più quelli sulle unità montate dalla Williams. Il campione del mondo si è detto dispiaciuto «soprattutto per aver potuto fare solo 14 giri». E se è anche vero che per Lewis «non è necessariamente una brutta cosa scoprire i guai attraverso i test», è anche vero che sentirlo dire che lo squadrone Mercedes «ha molti problemi» non era così scontato.
Affidabilità
Intendiamoci, ieri Hamilton non ha definito la situazione Mercedes disastrosa. Bottas, tanto per non perdere l’abitudine, ieri è stato il più veloce dell’ultima giornata davanti alla Red Bull di Max Verstappen e alla Renault di Daniel Ricciardo. Però quei problemi di affidabilità non sono scivolati via come acqua fresca. «Preoccupanti? Beh sì, certo - ha risposto Lewis a una domanda diretta -. Nei test abbiamo molta più fiducia sull’affidabilità, quindi non posso dire che sia andato tutto bene. Siamo al secondo, terzo motore, non è uno scenario semplice o rilassato. Però ho fiducia nei ragazzi in fabbrica, nelle prossime due settimane faranno il miglior lavoro possibile per iniziare col piede giusto».
Non ascolto la Ferrari
E parlando di quello che ha funzionato? «Abbiamo fatto un buon test invernale — ha spiegato – però non è stato perfetto, abbiamo scoperto problemi da sistemare e non so quanto tempo ci vorrà. Le prestazioni sono state buone nel senso del chilometraggio, giovedì escluso, per procedure ed elementi testati. Però non ho idea di dove siamo rispetto agli altri, la squadra dovrebbe avere un’idea migliore». Se non altro la W11 è piaciuta a Lewis: «Capisco bene la macchina — ha detto —, sono a mio agio e ho fiducia che a Melbourne avrò una monoposto con cui attaccare. Ma se sarà abbastanza per essere davanti, lo scopriremo». La Mercedes ha ricevuto tanti complimenti per il passo gara. Hamilton non nasconde di essersi trovato bene: «In questo la W11 è meglio della macchina precedente, che era già buona. È un’evoluzione, in generale abbiamo più carico». Sul fatto che la Ferrari dica di essere poco veloce, Lewis ha replicato gelido: «Si sottostimano? Non ci faccio caso, siamo preoccupati solo sul nostro lavoro, non ho idea di cosa dicano, spesso gli altri non parlano del loro reale potenziale». Poi però ha rispolverato il sorriso furbo quando gli hanno chiesto se, attivando il nuovo Das, avvertisse la differenza in mac
china: «Eh sì che la sento…».
Occhio al virus
Ora occhi puntati su Melbourne, Coronavirus permettendo, si diceva. Anche ieri la questione ha tenuto banco nel paddock. Il problema sono i provvedimenti restrittivi che stati come Australia, Bahrain e Vietnam stanno prendendo nei confronti dei cittadini dei Paesi con contagi, incluso il nostro. Che accadrà agli italiani non appena arriveranno nei luoghi di gara? Basterà portare i risultati di un tampone eseguito in Italia? Verrà effettuato in loco? E se ci fossero positività al virus, i contagiati saranno impossibilitati nel lavoro ai box? Ci sono gli italiani della Ferrari che seguono la rossa e i team clienti come Haas e Alfa Romeo. E poi quelli di AlphaTauri e Pirelli. La sensazione è che dopo il rinvio del GP della Cina, si farà di tutto per far disputare le gare. Ma con una situazione in evoluzione, certezze assolute al momento i team non ne hanno ricevute. E nel prossimo fine settimana, il personale deve decollare per Melbourne.