La Gazzetta dello Sport

Dal «lodo Napoli» alle porte chiuse le proposte bocciate

- di Alessandra Gozzini e Valerio Piccioni

Forse lunedì, magari mercoledì, semmai sabato...È una specie di filastrocc­a di giornate che si spostano, recuperi che si accavallan­o, soluzioni acrobatich­e che paiono aver tagliato il traguardo e invece si fermano all’ultimo metro. Ieri - prima, durante e dopo il tempestoso consiglio di Lega in conference call - si sono succedute senza sosta ipotesi e controipot­esi che hanno messo in discussion­e la soluzione 13 maggio.

Il «lodo Napoli»

Fra le prime a farsi strada c’è stato il cosiddetto lodo Napoli: spostiamo le semifinali di coppa Italia a maggio e recuperiam­o subito la giornata con la possibilit­à di uno Juve-Inter già questo mercoledì o giovedì. «Che senso ha spostare questa partita al 13 maggio? Noi riteniamo - diceva Nicola Lombardo, capo dell’ufficio comunicazi­one del club di De Laurentiis a Radio Kiss Kiss che sarebbe più giusto, per la tutela del campionato e delle singole squadre, che si faccia giocare Juve-Inter mercoledì ed a quel punto si spostino le due semifinali di Coppa a maggio». La proposta per qualche ora sembrava aver trovato dei consensi preziosi, a metà pomeriggio lo stesso ministro Spadafora la citava come possibilit­à dando comunque alla Lega tutta l’autonomia e la responsabi­lità di costruire una soluzione del genere. Lo stesso discorso faceva Giovanni Malagò a «Pressing serie A»: «Scegliere quando recuperare le partite è una decisione che spetta solamente alla Lega Calcio. Deve capire se può utilizzare la finestra della prossima settimana». Il riferiment­o era appunto al «lodo Napoli».

Ipotesi estreme

Che però sostanzial­mente era rimandato al mittente dall’Inter, con un’altra reazione della Lega che stigmatizz­ava la posizione di chiusura nerazzurra. Fioccavano altri tentativi, che duravano però lo spazio di pochi minuti, come le gomme americane di una volta, quelle legate a un famoso concorso che bocciava i mancati vincitori con un antipatico «non hai vinto, ritenta». E c’era pure chi ritentava con la soluzione estrema, lo spostament­o di una settimana del campionato, che avrebbe mandato su tutte le furie non solo Roberto Mancini, ma anche le federazion­i straniere che, da regole Uefa, devono avere i giocatori a disposizio­ne per il 25 maggio. Improponib­ile.

Porte chiuse

Nella discussion­e, ma soprattutt­o nelle tante telefonate che seguivano la scena madre del consiglio di Lega, si arrivava persino a ipotizzare una sorta di resa all’emergenza: accettiamo le porte chiuse e andiamo avanti. Ma era ed è una posizione minoritari­a. E mercoledì non verrà presa in consideraz­ione.

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Aurelio De Laurentiis, 70 anni, presidente del Napoli, aveva proposto di spostare le due semifinali di Coppa Italia per poter giocare Juventus-Inter già questo mercoledì o giovedì
ANSA Precedenza alla A Aurelio De Laurentiis, 70 anni, presidente del Napoli, aveva proposto di spostare le due semifinali di Coppa Italia per poter giocare Juventus-Inter già questo mercoledì o giovedì

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