LE MISURE PER L’EMERGENZA LEZIONI SOSPESE FINO AL 15 E AIUTI PER LE FAMIGLIE CASI RECORD MA PIÙ GUARITI CONTE: «CE LA FAREMO»
Mai così tanti nuovi casi positivi in Italia: 587 in un giorno.
Il capo della task force anticoronavirus Angelo Borrelli ha sottolineato però come le Regioni stiano reggendo il peso dell’epidemia. Se da una parte i numeri del bollettino giornaliero allarmano sul fronte delle persone al momento positive (2.706) e dei decessi (107, il 3,4% degli infetti), dall’altra restituiscono un po’ di fiducia su quello dei guariti: 276, ovvero 116 in più rispetto a martedì; si tratta del 72,5%, il dato più alto da quando è esplosa l’emergenza nelle zone rosse. Tra i 28 morti di ieri, 18 vivevano in Lombardia, 4 in Emilia Romagna, 3 in Veneto, 2 nelle Marche e 1 in Puglia: molti 70enni e 80enni. Il numero dei casi totali in Italia (il Covid-19 era presente prima del 21 febbraio secondo gli esperti, ieri isolati 3 virus in Italia) è salito a 3.809 e tra i nuovi contagiati ci sono la sindaca di Piacenza, Patrizia Barberi, e la direttrice generale
1 L’annuncio e le perplessità degli esperti. Chiusi anche gli atenei Allo studio voucher per i genitori a casa, ospedali potenziati Oltre 500 i positivi in un giorno, i ristabiliti crescono del 72%
dell’ospedale di Bergamo Maria Beatrice Stasi, ma non il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Che la settimana scorsa aveva incontrato l’assessore lombardo Alessandro Mattinzoli, poi risultato positivo: il ministro si è sottoposto a tampone ed è risultato negativo, anche se è in auto-isolamento al Mise. Nel Lazio sono 27 i contagiati (più i coniugi cinesi primi casi in Italia, ora negativizzati): 9 in sorveglianza domiciliare, 3 ricoverati allo Spallanzani con supporto respiratorio. Sedici i turisti italiani in quarantena a Delhi, in India.
Il governo ha deciso di chiudere scuole e università da oggi fino al 15 marzo. Una stretta varata per tentare di contenere la diffusione del Covid-19 ufficializzata ieri dopo un corto circuito mediatico sulla sospensione delle attività, tra fughe di notizie, parziali smentite, l’irritazione del premier Giuseppe Conte e i dubbi (non vincolanti per l’esecutivo) del Comitato tecnico scientifico sull’efficacia del provvedimento,
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in assenza di evidenze scientifiche: «La decisione di chiudere le scuole non è stata semplice - ha detto poi in conferenza stampa la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina - è stata una scelta d’impatto». L’esecutivo ha assicurato che si farà di tutto per garantire i servizi scolastici a distanza e per permettere ad uno dei genitori di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni (con la possibilità di ricorrere eventualmente ai voucher per assumere baby-sitter).
La misura drastica si spiega con la necessità di tutelare il sistema sanitario. Conte ha parlato in una diretta video Facebook: «Siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario, per quanto efficiente e eccellente, rischia di andare in sovraccarico», in particolare «per la terapia intensiva e subintensiva»: «Con la crescita esponenziale dei contagi non reggiamo, serve uno sforzo in più: chiederemo all’Ue tutta la
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